GROSSETO – Trasformare Grosseto in una smart city senza spendere un euro di più di quello che si spende oggi. È questa l’idea che sta alla base del progetto di miglioramento dell’efficienza del sistema di illuminazione della città, presentato da Antonfrancesco Vivarelli Colonna e dall’ingegner Marco Rodriguez.
“L’Italia è il paese con la più alta spesa per l’illuminazione pubblica – spiega Vivarelli Colonna – e il nostro Comune non è da meno: oltre due milioni e 400mila euro in bilancio per i soli lampioni nel 2015. È necessario una politica di riduzione delle spese e degli sprechi sull’illuminazione”.
La legge, anche regionale, impone alle Amministrazioni Comunali, nel contrasto all’inquinamento luminoso, di mettere in campo azioni per l’efficientamento delle pubbliche illuminazioni. La sostituzione delle lampade con quelle al Led porta un risparmio del 20% ma è necessario un progetto innovativo per poter incidere efficacemente su quella che è la terza voce del bilancio comunale.
Come funziona adesso – Gli impianti di illuminazione pubblica attuali sono stati realizzati in modo semplice: vi è un “armadio” o punto di erogazione, dal quale parte una linea di lampioni, che quindi possono essere o tutti accesi o tutti spenti. Tutti questi “armadi” o punti di erogazione fanno capo ad una “centrale generale” la quale comanda l’accensione di vari gruppi di linee di lampioni. L’innovazione tecnologica è quella di poter controllare ogni singolo lampione, sia dosando l’intensità luminosa ma anche sapendone istantaneamente sia l’efficienza che la sua intera funzionalità.
Come sarò cambiato con il progetto – Sia nella centrale generale che nei vari armadi vengono installati dei congegni elettronici che modificano lo stato di “on ed off” di ogni singola linea. Inserendo altrettanti apparati elettronici su ogni lampione si potranno governare tutti i singoli lampioni della città, ma questa volta non solo con “on ed off” , ma anche in percentuale di quantità di flusso luminoso. L’adozione di questi dispositivi, oltre al controllo puntuale di ogni singolo lampione, garantirà di conoscere, in tempo reale, l’eventuale avaria di ogni corpo illuminante, senza perdite di tempo per la ricerca del guasto ed anche evitando disagio per i cittadini. Si ridurranno quindi notevolmente i costi per la manutenzione e sorveglianza, che sono sempre nell’ordine del 10%.
Con questo controllo si potrà dosare l’illuminazione lungo i vari percorsi stradali; usando una forte illuminazione in prossimità di un incrocio ma diminuendo per poi aumentare lungo l’intera viabilità; altrettanto in prossimità di un attraversamento pedonale o altro punto di interesse, arrivando ad un efficentamento molto alto ed un risparmio intorno al 25%.
Come fare – L’adozione di queste metodologie di efficientamento oggi sono possibili grazie a contratti con i fornitori di energia, sia con soggetti iscritti in CONSIP sia attraverso gare con le ESCO. Attraverso questi contratti che hanno la durata di alcuni anni, questi soggetti garantiscono sia la modernizzazione degli impianti, con la loro messa in sicurezza a termini di legge, ma anche garantendo la fornitura e l’assistenza di manutenzione per tutti gli anni per i quali è stato stipulato l’accordo convenzionale.
“È un progetto rivoluzionario che non costerà nulla al Comune – continua Vivarelli Colonna – che non esborserà un euro in più di quello che sta già spendendo oggi. Il capitale sarà trovato attraverso il medesimo risparmio energetico, una volta realizzato l’ammodernamento dell’intera rete di illuminazione pubblica. Ma la cosa innovativa è un’altra: su ogni lampione, sempre in tensione, potrà essere istallato ogni tipo di apparecchio elettronico per offrire servizi utili in qualunque punto del territorio. Innumerevoli sono i vantaggi derivanti da queste installazioni, in termini di sicurezza ed assistenza per i cittadini e per l’intera comunità”.
Potranno quindi essere installate senza effettuare canalizzazioni stradali telecamere per videosorveglianza, rilevatori dei dati meteo, di agenti inquinanti, anche acustici. E ancora: il controllo dei depositi per i rifiuti urbani, dei trasporti e dei parcheggi pubblici, istallazioni di impianti semaforici intelligenti o di controllo zone ZTL, totem informativi per il cittadino ed il turista, punti di Sos e di emergenza o di ricarica per bici elettriche, fino agli hot-spot per internet in wi-fi.