ROCCALBEGNA – «Il Consiglio Comunale di Roccalbegna guidato da Massimo Galli, un sindaco ormai dismesso, ha licenziato il regolamento urbanistico, nella parte relativa alla disciplina delle aree aperte, solo grazie al senso di responsabilità dei consiglieri di opposizione che hanno garantito il numero legale». L’osservazione viene da “Un Futuro Insieme” gruppo di opposizione al Comune di Roccalbegna.
«Sono stati necessari vent’anni per approvare alla fine di un mandato uno strumento essenziale atteso dai cittadini, dalle imprese, dai progettisti, dall’intero settore edilizio – prosegue l’opposizione -. Ritardi nell’approvazione, costi aggiuntivi accumulati per rendere operativo uno strumento ovviamente già vecchio, in quanto alcune tavole relative al sistema di paesaggio sono già morte. Ritardi che hanno causato in questi anni la fuga di potenziali investitori, quelli più importanti (Fattoria del Baccinello, o la nuova sede di Energia e Sole s.r.l. ,che si sarebbe dovuta realizzare con i moderni criteri delle case passive, cioè a zero emissioni, per esempio) e insieme a questi hanno fatto cadere le prospettive di sviluppo collegate e i potenziali cespiti derivanti dalle concessioni edilizie».
«Questo è l’esempio più eclatante che caratterizza e, fortunatamente, chiude l’esperienza di governo di una maggioranza che dire si sia limitata a gestire l’ordinario è farle un complimento – continua la minoranza -. Il Comune di Roccalbegna è, infatti, oggi al limite del dissesto finanziario. Nel bilancio corrente le vere entrate sono soltanto 175.000 euro derivanti da Cosvig e dal risparmio energetico».
«L’unico bene, fonte di reddito, era la casa che il Comune aveva in proprietà a Roma. Il dismesso sindaco uscente è stato in grado di trasformare una risorsa in un problema. Dal 2009 l’alienazione della casa di Roma è oggetto di controversia, controversia tuttora in atto e per la quale non si hanno notizie di risoluzione a breve. E’ scomparsa la casa nel quartiere Parioli di Roma e insieme a quella anche la Residenza Sanitaria Assistita che il dismesso sindaco Galli aveva promesso di realizzare a Cana. Mancano pochi mesi all’elezione del nuovo sindaco e al rinnovo del Consiglio Comunale, speriamo che il mandato finisca presto – conclude la nota – senza ulteriori danni per la nostra comunità».