GROSSETO – Si avvicina una nuova tappa sarda per il Grifone che deve difendere il secondo posto in campionato. Orlandi in vista della trasferta contro il Castiadas può tranquillamente sfogliare la margherita delle scelte, anzi si troverà al cospetto di un’abbondanza che soprattutto nella zona nevralgica potrebbe anche trasformare l’approccio alla gara del Grosseto con una trazione anteriore arricchita. Lo scintillante Zotti visto contro il Budoni, infatti, potrebbe variare le gerarchie delle scelte di questo finale di stagione. Da capitano e giocatore simbolo, da bomber a idolo, fino alle esclusioni eccellenti, il passaggio seppur breve fuori rosa e il reintegro ma con partenza dalla panchina, per poi arrivare a uomo della provvidenza nell’ultimo e complicato incontro casalingo risolto, guarda caso, da una magica punizione. Una stagione vissuta sulle montagne russe, ma con un finale tutto da scrivere.
Proprio sul talento di Zotti, quindi, Orlandi può investire come arma in più per portare a casa il risultato in queste ultime tre partite, a partire dalla trasferta sarda e, perché no, ritrovarsi il fantasista tirato a lucido per gli spareggi play-off. Il dualismo tra Olivieri e Zotti dunque, potrebbe riproporsi. Entrambi a segno nella gara contro il Budoni anche se con prestazioni differenti. Decisivo per la svolta Zotti, con qualche passaggio a vuoto di troppo, a cui il pubblico non era abituato, Olivieri. Non è da escludere però il passaggio da dualismo a convivenza che Orlandi con un pizzico di coraggio potrebbe proporre. In tal senso il sacrificato diventerebbe Nichele, non brillantissimo domenica scorsa e a tratti beccato anche dal pubblico maremmano.
Dal punto di vista tattico, se questa fosse la scelta, ci sarebbe da definire anche la posizione di Zotti in campo: interno nel centrocampo a cinque, oppure esterno a sinistra in quello a quattro. Altre scelte che chiameranno in causa l’operato del tecnico, anche se molto dipenderà dall’utilizzo degli under, compreso Lavopa, al rientro dopo il turno di squalifica. Anche per questo motivo questo pomeriggio gli “esperimenti” proseguiranno sul sintetico di Paganico. Già, sintetico, una parola che a Orlandi non piace affatto, perché a suo dire non fa rima con calcio, quello vero e naturale. Un sintetico con il quale il suo Grifone dovrà fare i conti anche domenica, in una tappa fondamentale per tenersi stretti il secondo posto.