MONTE ARGENTARIO – Il tribunale di primo grado della giustizia amministrativa dà ragione al Comune di Monte Argentario riguardo all’ultima querelle del 2015 sulle concessioni demaniali dei pontili a Porto Ercole. Una vicenda che era partita nella primavera di un anno fa, quando l’amministrazione Cerulli aveva messo a bando dieci delle concessioni dello specchio acqueo argentarino che avevano visto la riconferma di otto dei vecchi concessionari, mentre due pontili (Nieto e Cidonio) sarebbero ufficialmente dovuti passare di mano ad altro gestore.
In quell’occasione, dopo il responso dei bandi, tutti avevano fatto ricorso rinviando così di un anno la nuova configurazione delle concessioni portercolesi che, nella prossima estate, potrebbero forse vedere concretizzati i cambiamenti annunciati, salvo eventuali ricorsi al Consiglio di Stato. C’è da dire che tale percorso travagliato, a differenza della tornata precedente del 2011-2012, non ha riguardato tutte le concessioni del porticciolo caravaggesco, perché una parte di esse, quelle in essere nel 2009, non sono state messe a bando dall’amministrazione Cerulli per effetto di una sentenza precedente del Consiglio di Stato che aveva dato chiare indicazioni in tal senso.
Dunque l’ennesima vittoria del Comune contro i privati in una vicenda contrastata, quella dei rinnovi delle concessioni pontilistiche demaniali all’Argentario che, tra l’altro, aveva visto il rinnovo di tutte quelle a Porto Santo Stefano dove la competenza è attualmente regionale. Di tutta questa situazione anche il Tar della Toscana ha riconosciuto la complessità ed ha concluso, nel dispositivi di tutte le sentenze, che «ritiene tuttavia il Collegio che, stante la complessità delle questioni poste nelle impugnazioni, le spese di giudizio debbano essere compensate.» Per cui il Comune ha vinto contro tutti, ma ognuno dovrà pagare le sue spese di giudizio, compresa naturalmente l’amministrazione argentarina per ognuna di quelle in cui è stata impegnata.
Ecco il link di tutte le sentenze: