GROSSETO – Sarà presente alla Fiera del Madonnino, che si svolgerà da venerdì 22 aprile 2016 a lunedì 25 aprile 2016 dalle ore 9.00 alle ore 18.00 a Braccagni, la Coldiretti di Grosseto.
“Siamo di nuovo pronti per una nuova edizione della Fiera del Madonnino. Un appuntamento che diventa sempre più importante e che cresce in termini di attenzione e consensi – spiega Andrea Renna, direttore di Coldiretti Grosseto –, le dimostrazioni saranno protagoniste negli spazi a noi assegnati grazie ai nostri imprenditori del circuito di Campagna Amica, a quelli dell’associazione agrituristica Terranostra e ai produttori di vino della nostra Consulta Vitivinicola Provinciale. Ringraziamo l’Associazione Italiana Sommelier (Delegazione di Grosseto) per le degustazioni degli ottimi vini locali e i cuochi di Federcuochi Grosseto che si cimenteranno in attività di showcooking. Presenze importanti con le quali intendiamo continuare a consolidare con i cittadini-consumatori quel grande patto che si è dimostrato vincente. Un patto che guarda alla stagionalità, alla rintracciabilità e alla salubrità dei prodotti e che è alla base del nostro progetto più complessivo di Forza Amica del Paese. Sarà possibile ricevere nei nostri stand anche informazioni e servizi relativi a scadenze ed opportunità che si possono cogliere per imprenditori agricoli e cittadini grazie alla presenza dei nostri funzionari del Patronato Epaca, del nostro Consorzio Fidi CreditAgri Italia specializzato per l’accesso al credito e che è l’unico in grado di erogare garanzie direttamente alle aziende agricole ed è convenzionato con oltre trecento istituti di credito, del CAF (Centro Assistenza Fiscale) per qualsiasi informazione sui 730 e della struttura tecnica. Quest’ultima rinnovata e potenziata sta lavorando per diffondere nel miglior modo possibile le norme e le opportunità inserite nel Piano di Sviluppo Rurale.
Una presenza che mira a garantire risposte per le imprese e anche ai cittadini consumatori. “In una fase di crisi come questa eventi come la Fiera del Madonnino devono rappresentare una vetrina importante per comprendere ancora di più le possibilità di sviluppo di un settore primario come quello dell’agricoltura – afferma Marco Bruni, presidente di Coldiretti Grosseto –, ma è utile anche per far capire a tutti che c’è molto da valorizzare, e che bisogna consumare, acquistare e regalare i prodotti della Maremma confezionati con passione, dedizione e professionalità dalle imprese agricole”.
“Proprio in questi giorni abbiamo avuto l’approvazione dei Piani Integrali di Filiera (PIF): si tratta di progetti che aggregano gli attori di una filiera agroalimentare, siano essi agricoltori, imprese di trasformazione o rete di commercializzazione, per affrontare i problemi della filiera stessa e per migliorare le relazioni di mercato – spiegano ancora Bruni e Renna. – Noi come Coldiretti Grosseto ne abbiamo realizzati due all’interno della nostra struttura: uno riguarda la Cantina del Morellino di Scansano e l’altro di cui capofila è la Coop. OLMA per l’ottimizzazione e l’innovazione della Filiera Olivicola ed Accrescimento della Qualità dell’olio Toscano”. Interventi come questi vedono coinvolte oltre 60 aziende, per un totale di finanziamento di oltre 15 milioni e mezzo di euro, che ricadranno sulla provincia di Grosseto e sulle aziende coinvolte. “L’obiettivo è quello di dare risposte sindacali attraverso il nostro progetto di Forza Amica del Paese, cercando di cogliere al meglio le opportunità di finanziamento per le imprese. Coldiretti Grosseto ha presentato nel Pacchetto Giovani che si è concluso lo scorso novembre 105 richieste, delle quali 52 sono riuscite a ottenere il finanziamento. “Nonostante lo sforzo della regione e il budget di 100 milioni di euro a disposizione, le domande presentate in Toscana sono state oltre 1700 e purtroppo per carenza di fondi molte non hanno potuto essere finanziate. Questo fa riflettere – concludono Renna e Bruni – sul fatto che ci sono giovani dotati di talento in grado di realizzare progetti innovativi, che hanno voglia di cimentarsi nell’agricoltura, non solo per un ricambio generazionale, ma perché vogliono scommettere sul loro futuro in questo settore. A questi si devono dare risposte senza trascurare le imprese già attive mirando anche a nuove colture. La Fiera del Madonnino rappresenta anche un momento per guardare alla tradizione e all’innovazione tecnologica e anche per riflettere e apprendere e farsi messaggeri di innovazione e lavoro nel nostro territorio”.