GROSSETO – Grande gioia e soddisfazione in casa del Saurorispescia, dopo la conquista del campionato di fascia 2000 degli Allievi provinciali. Decisivo l’1-1 casalingo di domenica proprio all’ultimo round contro l’inseguitrice Academy Audace, eterna rivale di un testa a testa durato mesi. «Tutti i complimenti vanno ai miei ragazzi – ha detto il mister Massimiliano Riccini – che hanno disputato una grande stagione e sono stati ricompensati con la vittoria. E’ un successo di tutta una rosa di diciotto elementi, la cui forza è il collettivo. Di solito in queste categorie ci sono alcuni bravi che trascinano gli altri, invece il nostro pregio è stato avere tutti giocatori su cui contare, anche quando ci possono essere dei momenti di calo».
Numeri da applausi per i sedicenni del SaRi: diciotto vittorie e un solo ko in ventiquattro gare, miglior attacco con novantatre reti fatte e miglior difesa con appena tredici subite, ma Riccini mette le mani avanti: «Non è stato facile giocare un’annata a livelli così alti: nello sport se non ci sono impegno e voglia di migliorarsi non si raggiungono obiettivi di peso. Sono al Saurorispescia da due anni ma questo è stato il mio primo campionato agonistico da allenatore; ho trovato ragazzi cresciuti calcisticamente qui, ben seguiti, che sono rimasti concentrati tutto l’anno e hanno riproposto in partita quello che facevamo in settimana. Intuivo di poter vincere sin dai primi allenamenti, sin dalla preparazione, e non per presunzione, ma perché si respirava l’aria giusta. Ho un gruppo tecnicamente completo e veloce, preparato a giocare palla a terra. Abbiamo fornito quattro elementi alla rappresentativa provinciale e in questa fascia di età posso dire di allenare fra i migliori della provincia».
Il tecnico divide i meriti di questo traguardo anche col suo staff, composto dal preparatore dei portieri Enrico Montorsi, dal dirigente accompagnatore Giancarlo Storai e dal direttore sportivo Massimo Ombronelli, ma non trascura tutto quanto l’organico del Saurorispescia, che ha permesso loro di lavorare al meglio. «Ora ci prepariamo per il torneo Cerbai – ha continuato – dove vanno i vincitori di ogni provincia: un’ottima occasione di confronto, stimolo e crescita. Vorrei fare però un complimento ai nostri avversari dell’Audace, con cui ci siamo fatti le foto prima della gara decisiva di domenica: alla fine, molto correttamente, ci hanno fatto i complimenti e stretto la mano. Nessun fioretto coi miei ma la promessa, negli spogliatoi, di impegnarsi al massimo per i compagni e per la maglia, come ogni domenica. Promessa mantenuta. Predichiamo anche correttezza e rispetto per gli avversari, l’arbitro, le regole. Una vittoria è meno importante se non la si ottiene vedendo nei propri ragazzi educazione, amicizia e voglia di divertirsi. Chi vuol giocare qui sa che tutto questo viene per primo».