GROSSETO – Un sindaco della notte così come è già stato sperimentato a Torino o ad Amsterdam. È questa la proposta che i Giovani Democratici hanno consegnato nella mani di Lorenzo Mascagni, candidato a sindaco del centrosinistra (nella foto da sinistra Francesco Rustici, Federico Badini, Lorenzo Mascagni, Marco Di Giacopo).
Si tratta di una «cabina di regia» che oltre al semplice concetto di assessorato, uno strumento che dovrà condurre una serie di azioni per far sì che la notte e la movida siano gestiti come un servizio e una risorsa e non come un problema.
«La notte – dice Marco Di Giacopo, rappresentante dei Gd – non deve essere vista come un problema e associata a fenomeni come il vandalismo, ma come una parte della giornata e della vita della città».
Il sindaco della notte rappresenta una risposta operativa ai problemi legati alla gestione della vita notturna che tenga conto dei bisogni dei giovani, degli imprenditori che gestiscono esercizi e locale e dei residenti.
In altri termini si tratta di estendere l’amministrazione a tutte le 24 ore. «Un sindaco H24, dunque, che legge i bisogni, i punti critici, i pregi notte e giorno e adotta strumenti amministrativi adeguati a ogni momento».
«Il sindaco della notte – spiegano i Giovani democratici – non è un Giudice di pace attivo h24 e nemmeno un poliziotto con lo spettrometro acustico in tasca, è invece un punto di riferimento in grado di semplificare e soprattutto di considerare i luoghi e i momenti dell’aggregazione notturna come parte integrante del programma dei servizi al cittadino presenti nel comune, un alleato di tutti i cittadini che lavorano o trascorrono il loro tempo libero. Nei confronti dei gestori dei locali una simile figura potrebbe presentarsi come un alleato, favorendo il percorso associativo degli stessi e il loro inserimento in un progetto di più ampio respiro. Nei confronti della struttura comunale, invece, rappresenterebbe un aiuto logistico e operativo, in grado di mettere in opera – di concerto con tutti gli assessori e gli uffici – quelle progettualità culturali (artistiche, musicali, aggregative, ecc.) o di servizio che risultano necessarie a una visione partecipata, pubblica e costruttiva della vita notturna, tenendo conto del ruolo non secondario degli esercenti. Rispetto alla frammentazione dei regolamenti, l’istituzione di una priorità del genere rappresenta una risposta politica concreta, che punta alla semplificazione e alla valorizzazione della città come punto d’incontro tra soggetti produttivi e cittadini, considerando e rappresentando il divertimento come un momento legittimo, regolato e necessario del processo di sviluppo culturale del Comune».
Una proposta che ha trovato subito d’accordo anche Mascagni. «Non si affronta questo tema a suon di divieti – ha deto Mascagni – in queste settimane ho parlato con giovani, esercenti e residenti: attraverso una proposta come questa credo che si possa mettere insieme le esigenze di tutti».
La candidatura di Marco Di Giacopo – I Giovani Democratici hanno scelto. Così come fu per le regionali quando i Gd misero in campo Francesco Rustici, questa volta la “giovanile” del Pd punta tutto su Marco Di Giacopo. «È la decisione che abbiamo preso e che proponiamo all’unione comunale del Pd». Marco Di Giacopo dunque dovrebbe essere il primo candidato ufficialmente in campo nella squadra di Mascagni per il Pd anche se la proposta dei giovani dovrà essere vagliata dal partito.