GROSSETO – Il centrosinistra è nel caos. La coalizione che ha dato vita alle primarie e che sostiene la candidatura di Lorenzo Mascagni perde un pezzo e diventa un caso politico. A lasciare l’alleanza è l’Udc. L’annuncio è arrivato pochi minuti fa nella conferenza stampa convocata in tutta fretta per questa mattina. A parlare è Emanuel Cerciello, commissario provinciale dell’Udc, ma anche assessore della giunta Bonifazi, molto attivo durante le primarie e punto fermo, almeno fino a qualche tempo fa, dell’alleanza di centrosinistra.
A scatenare il terremoto tra gli alleati (che presto potrebbe riguardare anche altre forze politiche) un motivo su tutti: l’ingresso in coalizione di Passione Grosseto, la lista civica fondata dopo le regionali dell’anno scorso da Giovanni Lamioni, al centro, proprio in questi giorni, del dibattito politico dopo alcune sue dichiarazioni sul suo voto passato dato ad Almirante.
«Siamo stati traditi – dice Cerciello di fronte ai giornalisti -. Già prima delle primarie si sentivano voci di eventuali ingressi in coalizione. Ci è sempre stato detto però che non ci sarebbe stata nessuna possibilità di far entrare Passione Grosseto nell’alleanza. Ci siamo fidati e le cose sono andate in un altro modo».
«Domenica scorsa – aggiunge Cerciello – avevamo lanciato un grido di allarme sulla stampa. Nessuna ci ha ascoltato. Adesso basta usciamo dalla coalizione e nessuno si stupisca della nostra decisione perché sarebbe come il marito che si stupisce della separazione della moglie a cui ha fatto le corna.»
L’Udc dunque è fuori dall’alleanza e non sosterrà più Mascagni. Non solo ma l’Udc rompe gli accordi anche a livello provinciale e non sarà con il centrosinistra in nessuno dei comuni al voto.
La storia dell’incompatibilità – L’incompatibilità tra Udc e il progetto politico di Passione Grosseto nasce alle regionale del 2015 quando l’Udc si spacca in due. «A noi dal Pd venne chiesto di fare uno strappo con il nostro partito e noi – dice Cerceillo – per salvare l’alleanza del comune di Grosseto facemmo la civica insieme al Psi per sostenere Rossi. Rompemmo dunque con Lamioni che fece il progetto Passione Toscana attaccando per tutta la campagna elettorale il centrosinistra. Oggi il Pd lo riscopre e lo fa entrare dimenticandosi di tutto. Per noi questo comportamento è inaccettabile».
Il retroscena – Insieme a Cerciello alla conferenza stampa c’è anche Massimiliano Quercetani, avvocato follonichese e membro dell’Udc. È lui a raccontare che già a dicembre Paolo Borghi aveva preannunciato che un accordo regionale e nazionale avrebbe portato Lamioni e Passione Grosseto dentro al centrosinsitra.
Donati e l’Rpa – Alla conferenza stampa era presente anche Francesco Donati, della lista Rpa, che pur non avendo votato l’uscita della coalizione direttamente, sostiene la scelta dell’Udc con cui aveva fatto un accordo proprio in vista del voto di giugno.
La lista Udc alle elezioni – «L’Udc comunque una lista alle elezioni la presenterà». È questa l’altra notizia di giornata data da Cerciello. «Noi simao già pronti con la lista e ci presenteremo agli elettori. Abbiamo già 16 donne e 16 uomini. Se andremo da soli ci sarà anche un candidato sindaco». Una frase che è impossibile decifrare. «Non abbiamo parlato ancora del futuro» dice ancora Cerciello. Certo è che se la lista viene presentata o l’Udc va da solo o entra in coalizione con altri movimenti. Magari con il centrodestra.