GROSSETO – Prosegue il progetto di fusione per unione tra le tre Banche di Credito Cooperativo della Provincia di Grosseto: Banca della Maremma, Banca di Credito Cooperativo di Pitigliano e Banca di Saturnia e Costa d’Argento. Tre Istituti che da tempo lavorano ad un progetto unico di presidio del territorio che rispetti le identità culturali e la storia di ciascuna Banca.
Il processo di aggregazione, voluto dai Consigli di Amministrazione delle tre Banche, nasce da una scelta consapevole dei vertici aziendali, portata avanti in seguito ad una valutazione attenta delle prospettive e dei benefici. “La necessità della fusione – dichiarano i presidenti – nasce dalla consapevolezza che il contesto economico e normativo, l’evoluzione del mercato bancario e non ultime le esigenze dell’economia locale e il benessere di soci e clienti richiedono una struttura di banca differente e con differenti strategie. L’aggregazione sul territorio risulta, pertanto, il migliore strumento per progettare un futuro di crescita nell’ambito, peraltro, di una complessiva riflessione sulla riforma del sistema del credito cooperativo nazionale appena avviata”.
Il progetto è certo sfidante, ma la nuova realtà bancaria che nascerà nei prossimi mesi sarà certo in grado di generare nuove opportunità di sviluppo per il territorio e per l’economia, proseguendo il lavoro che ciascuna delle tre Banche di Credito Cooperativo ha portato avanti negli anni nel proprio contesto sociale di riferimento. Il nuovo Istituto bancario sarà capace di rispondere alle esigenze del territorio ed assecondarne lo sviluppo, attraverso un’offerta di prodotti che verrà incrementata per meglio soddisfare le esigenze del mercato attuale. Il rafforzamento patrimoniale poi, potrà meglio garantire i risparmiatori e assicurare una maggiore solidità. Nell’ambito della politica economica del territorio, quindi, la nuova Banca potrà assumere un ruolo centrale di promozione e stimolo per il mondo delle imprese e per le istituzioni.
Eventuali risparmi di scala, che comunque non riguarderanno il personale in servizio, saranno reinvestiti sul territorio, per contribuire alla crescita dello stesso e al benessere collettivo. Gli uffici preposti delle tre Banche hanno appena ultimato il piano industriale e il prossimo passo sarà l’approvazione dello stesso da parte della Banca d’Italia. Successivamente, le compagini sociali delle rispettive Banche saranno chiamate a votare l’accordo di fusione per unione. Intanto, il 15 e il 16 aprile i collaboratori delle tre Bcc, oltre duecento persone, saranno impegnati in una convention presso la Fattoria La Principina per condividere il lavoro fatto fino ad oggi e presentare i futuri sviluppi che porteranno alla conclusione del progetto di fusione. Un progetto che va letto, quindi, come una possibilità di crescita, di sviluppo, di nuovi contatti, all’interno di un territorio unico, vitale e con prospettive e opportunità nuove.