ORBETELLO – Un nuovo modo di vivere il territorio, una nuova maniera di spostarsi nel completo rispetto dell’ambiente e delle peculiarità dello splendido territorio orbetellano. Ieri mattina si è svolto ad Orbetello un convegno sui progetti portati avanti in questi ultimi anni dall’amministrazione comunale lagunare riguardanti la mobilità sostenibile, sia a terra e in acqua: una discussione costruttiva che si è articolata su tre filoni fondamentali di cui hanno discusso alcuni dei tecnici protagonisti delle ricerche, tra cui Riccardo Buffoni della Regione Toscana, Massimo Ferrini, ingegnere consulente del Comune di Orbetello, Gian Piero Joime dell’Università la Sapienza di Roma, Alessandro Cantore, ingegnere e Stefania Sammaritano, della direzione marketing di Enel Energia.
« Abbiamo gettato le basi di un grande lavoro, contribuendo al cambiamento generale del modo di pensare che sta avvolgendo il paese negli ultimi anni – spiega il sindaco di Orbetello, Monica Paffetti – cinque anni fa si parlava appena del corridoio ciclabile tirrenico, adesso invece, siamo già ai progetti definitivi di alcune parti di esso e stiamo già pensando di creare una rete eccezionale di mobilità sostenibile sul territorio del Comune di Orbetello. Abbiamo lavorato molto, infatti, per predisporre la pista ciclabile della Giannella, tra Albinia e Santa Liberata che prevedrà un investimento di 1,4 milioni di euro, entrando a far parte di diritto della ciclo pista tirrenica, ma non ci siamo fermati qui – continua lei – il nostro Comune è capofila per la presentazione europea del progetto “Life”, in collaborazione con Enel Energia e l’Università di Roma, dove si parla di Bike Sharing e Car Sharing, una idea veramente rivoluzionaria per la mobilità locale che, se accettata dalla Comunità Europea, vedrebbe la creazione di colonnine di rifornimento elettrico sul territorio e la presenza di postazioni di bici e auto elettriche, in particolare in prossimità delle tre stazioni ferroviarie orbetellane. Il tutto per una cifra di sei milioni di euro. Infine non ci dimentichiamo del Navebus, partito due anni fa e che intendiamo migliorare. La nostra idea per il futuro è quella di prevederne un altro anche per la Feniglia, che sia elettrico – conclude lei – una eventualità bellissima che ci consentirebbe di abbassare notevolmente anche gli eventuali consumi di energia dovuti agli spostamenti, come previsto dal patto firmato dai sindaci »