GROSSETO – Un altro, decisivo passo verso la realizzazione della struttura di Casa Mora, il centro residenziale di riferimento regionale per la cura dei disturbi del comportamento alimentare, che sorgerà nell’omonima località, nel comune di Castiglione della Pescaia. Sarà l’unico per l’Azienda di area vasta e qui potranno essere ospitati i pazienti, per lo più giovani, che soffrono di anoressia, bulimia e disordini dell’alimentazione incontrollata (in inglese BED, binge eating disorder).
Mercoledì 6 aprile, la Direzione aziendale della Usl Toscana sud est ha deliberato l’approvazione del progetto esecutivo che dà formalmente il via ai lavori. Nelle prossime settimane, quindi, aprirà il cantiere, che secondo il programma dovrebbe completare i lavori entro la fine del 2017.
“Siamo finalmente arrivati alla posa della prima pietra di un progetto – ha dichiarato il direttore generale della Usl toscana sud est, Enrico Desideri – che porterà alla realizzazione dell’unico centro residenziale della Toscana meridionale e di riferimento per l’intera regione; è destinato alla cura dei pazienti che soffrono di disturbi del comportamento alimentare e che necessitano di particolari, delicatissimi e spesso lunghi percorsi terapeutici e riabilitativi. Il progetto è stato voluto anche dalla Regione Toscana che ha trovato, negli anni, la piena e fattiva collaborazione del Comune di Castiglione della Pescaia e della allora Asl di Grosseto, dove da tempo esiste un percorso e un centro semiresidenziale, Il Mandorlo, dedicato a questi pazienti”.
Il 15 marzo scorso, peraltro, il centro è stato presentato ufficialmente al pubblico in Comune a Castiglione della Pescaia, in occasione della giornata del “Fiocco Lilla” dedicata ai disturbi del comportamento alimentare.
Il Centro di Casa Mora
3 milioni e 500 mila euro in totale, per un complesso di oltre 1.700 metri quadrati, con una parte di recupero della struttura esistente e la realizzazione di nuovi edifici. Il progetto, che fino al preliminare è stato realizzato internamente dall’Area tecnica dell’Azienda sanitaria con il supporto degli operatori sanitari della Asl e dell’associazione Perle che gestiscono il centro diurno Il Mandorlo all’ospedale di Grosseto, prevede un nucleo con 20 posti letto residenziali e un centro diurno semiresidenziale; spazi comuni e di socializzazione; un’area destinata alla valutazione medica, alle attività terapeutiche e riabilitative.
Un ambiente “protetto”, pensato prevalentemente per ospiti giovani, che sono la grande maggioranza delle persone affette da questi disturbi. La realizzazione è disciplinata da apposita previsione del piano strutturale a dalle varianti urbanistiche, approvate negli ultimi anni, che ne hanno consentito l’ampliamento.
Casa Mora, inoltre, è valorizzata dal contesto ambientale di particolare bellezza e suggestione, che si concretizza nell’utilizzo dello spazio aperto al centro degli edifici disposti a corona. Nell’aia, cuore pulsante tra gli edifici, quando le condizioni climatiche lo consentiranno, si svolgeranno infatti le principali attività ricreative e di socializzazione.