GROSSETO – Una seduta consiliare straordinaria per ricordare, a 70 anni di distanza, il primo consiglio comunale di Roccastrada eletto democraticamente dopo la Seconda Guerra Mondiale e insediatosi il 10 aprile 1946. Così l’amministrazione comunale roccastradina celebrerà lo storico anniversario domenica 10 aprile, alle ore 10, ripercorrendo la giornata che sancì definitivamente il ritorno alla democrazia e alla libertà.
10 aprile 1946: un giorno storico per Roccastrada. Nella prima seduta del consiglio comunale eletto a suffragio universale, riunitosi mercoledì 10 aprile 1946, l’assemblea fu presieduta dal sindaco uscente Enrico Poggiali, figura istituzionale che aveva traghettato Roccastrada dal ‘biennio rosso’ alla democrazia e che viene ricordato per aver voluto firmare la sua prima delibera da sindaco, nel gennaio 1945 e con l’Italia prossima alla Liberazione, con inchiostro rosso, in segno di rivalsa simbolica sul fascismo. Al termine del suo intervento nel primo consiglio comunale del dopoguerra, Poggiali passò la presidenza al consigliere anziano per la discussione dell’ordine del giorno e il nuovo consiglio comunale appena costituito elesse sindaco Finaù Masotti, rimasto in carica fino al 1952 e fra i protagonisti della ricostruzione di Roccastrada e del territorio dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Il ricordo dopo 70 anni. A 70 anni di distanza, quella giornata sarà nuovamente vissuta nell’aula consiliare di Roccastrada, con una seduta aperta a tutta la cittadinanza, come spiega il sindaco di Roccastrada, Francesco Limatola. “Il 10 aprile 1946 – afferma Limatola – fu una data storica per Roccastrada e vogliamo celebrare il 70esimo anniversario ricordando insieme a tutta la comunità locale quella giornata e quella fase storica che portò il paese a riconquistare la democrazia, la libertà e i diritti civili. Durante la seduta ricorderemo anche i protagonisti di allora, dal sindaco uscente Enrico Poggiali al suo successore, Finaù Masotti fino a tutti i consiglieri che si insediarono in quel mercoledì storico e dettero un contributo alla rinascita del paese e del territorio, gettando le basi di un lavoro di valorizzazione e promozione che continua ancora oggi e di cui dobbiamo ringraziarli tenendone alta la memoria”.