GROSSETO – La settimana che ha preceduto la Pasqua è andata in archivio come la più agitata dell’era Pincione. Anche per questo alla ripresa dell’attività il Grosseto di Nevio Orlandi va alla ricerca della serenità, elemento che in casa biancorossa è andato perduto dopo le sconfitte in terra laziale: prima Viterbo, poi Ostia. Nel mezzo ai due stop l’agitata vittoria contro l’Arzachena e un calendario a singhiozzo arrivato proprio nel momento decisivo della stagione.
Questo pomeriggio, ad esempio, scenderanno in campo Viterbese e Rieti, le due formazioni che precedono in classifica il Grosseto, pronte a giocarsi il recupero dell’undicesima giornata di ritorno. Il Grifone accusa un ritardo di 6 punti dalla capolista, di 2 dal secondo posto. Difficile fare calcoli in un confronto come questo. In caso di sconfitta della Viterbese ci sarebbe da colmare un divario di 6 punti in 6 partite, impresa non semplice, anche perché il Rieti, in ottica secondo, posto scapperebbe a +5. In caso contrario, invece, il discorso vittoria del campionato andrebbe archiviato, ammesso che già non lo sia, mentre il Rieti, in chiave play-off, resterebbe a portata di sorpasso.
Al di là di questo aspetto, c’è comunque da rientrare in campo e soprattutto farlo con spirito battagliero. Lo chiedono i tifosi, lo chiede la società, perché allo Zecchini contro l’Albalonga servono i tre punti, indipendentemente da cosa faranno le avversarie. Orlandi sicuramente non avrà a disposizione gli squalificati Schettino e Torri, mentre resta un rebus la posizione di Zotti e Palumbo, capri espiatori dopo la sconfitta di Ostia e finiti ai margini del progetto. Dopo il periodo antecedente alla Pasqua, vissuto in borghese ai bordi del campo di allenamento, i due sono tornati ad allenarsi, pur con qualche dubbio inerente al loro effettivo utilizzo. La settimana che introduce al match con l’Albalonga, servirà anche a chiarire questo aspetto.