GROSSETO – Ritorno in Maremma per l’allenatore Mario De Luca dopo l’esperienza di Chieti. Il tecnico, già noto per i suoi trascorsi nelle giovanili del Grosseto, ha rinunciato alla proposta dell’Angolana della scorsa estate e da dicembre si è riavvicinato alla propria famiglia dopo la stagione sulla panchina degli Juniores nazionali della società abruzzese, chiusa a metà classifica dopo un inizio da capolista. «A Chieti e’ stato un anno soddisfacente – ha detto De Luca -. Eravamo partiti bene, da gruppo equilibrato con una difesa solida ed un attacco reso vivace dal modulo 4-3-3, con due ali veloci ed una punta centrale, insidiosi nelle ripartenze come in attacco. Giocavamo molto il pallone senza buttarlo via. Ma a metà campionato ho dovuto impiegare alcuni giocatori della prima squadra, con cui non avevo lavorato. Ci abbiamo rimesso diversi piazzamenti».
De Luca ricorda con piacere la partenza di un suo difensore centrale per giocare nella Primavera del Varese e l’ingresso a pieno titolo di altri tre ragazzi nella prima squadra, tutti classe ’96 e ’97. «Esperienza bella per quanto difficile – ha continuato – che mi ha fatto crescere molto come allenatore. Dovevo risolvere situazioni complicate come non mi era mai capitato prima. Soprattutto dovevo lavorare di psicologia, tenendo i ragazzi uniti e motivati anche dopo che si erano mangiati vittorie fatte chiudendo in pareggio nei minuti finali, come contro Termoli o San Severo. Tatticamente, ho lavorato molto su un paio di moduli molto interessanti. E in generale mi sento più sicuro e convinto di tutto quello che faccio. Il bello di seguire i giovani? Hanno molto interesse, stimoli e motivazioni a seguire ed imparare. Ho sempre allenato squadre giovanili e vorrei tanto poter riprendere a farlo qui in Toscana, ma mi piacerebbe anche misurarmi con una prima squadra, anche perché negli ultimi anni sono ringiovanite grazie agli innesti dai propri vivai».