GROSSETO – Il sociale, la legittima difesa, reintrodurre il reato di clandestinità, l’occupazione giovanile. Sono alcuni dei temi cari al candidato sindaco di Lega Toscana, Stefano Carotta, che oggi ha presentato la sua squadra. «I nostri candidati al consiglio comunale sono tutte persone residenti a Grosseto».
«Bisogna riorganizzare la macchina amministrativa – afferma Carotta – non si può pensare che un dirigente comunale possa restare tale per 25 anni. E non perché non sia in grado, ma perché deve essere la politica che dà gli indirizzi al dirigente e non viceversa. Per quanto riguarda l’occupazione giovanile, ci sono fondi europei proprio dedicati a questo, a Torino li hanno già chiesti, vogliamo farlo anche noi».
«La prima cosa che vogliamo fare se vinceremo le elezioni saà di chiudere la Fondazione Grosseto cultura per destinare quei soldi al sociale. La cultura è importante ma preferiamo spendere i soldi per chi ha difficoltà piuttosto che per comprare un quadro di Picasso». Afferma Carotta che fa l’esempio della Fondazione Il Sole che fa sociale e al contempo dà lavoro a nove persone.
Il candidato sindaco racconta poi come è maturata la decisione di candidare Bruno Poeti, l’uomo che alcuni mesi fa ha sparato per scaccaire i ladri che stavano rubando la sua auto. «Quello che è accaduto a Poeti è legato all’abolizione del reato di clandestinità. In quell’occasione solo la Lega nord votò contro. Si è pensato così di risolvere il sovraffollamento delle carceri, invece di costruire nuovi istituti di detenzione. Chi ha tentato di derubare Bruno Poeti era rumeno, ma non è una questione di razzismo la nostra, mia nuora è rumena, lo è anche la moglie di Bruno. Qui però si parla di persone che sono qui per delinquere. La proprietà è sacra e se le forze dell’ordine non ce la fanno a tutelarci bosogna potersi difendere».
«Servono più controlli, tutti questi extracomunitari che sono qui, a cui danno la casa, l’asilo gratis, e poi li trovi al bar a giocare mille euro alle slot machine. Dove credete che li trovino i soldi? La notte vanno a rubare – spiega Carotta -. Scriverò una lettera al presidente del Senato alla presidentessa della Camera e al Presidente della Repubblica dove chiederò che la situazione di chi è accusato di legittima difesa venga discussa in Parlamento, e che in caso di decesso del ladro che ti entra in casa l’accusa massima possa essere di lesioni. Io voglio le leggi che ci sono in Texas. Nei comuni del nord è già stata depositata una richiesta di Referendum per abolire la legittima difesa e noi faremo altrettanto a Grosseto».
«Ho abbraccaito la Lega Toscana perché vuole tutelare me e a quelli nella mia situazione – racconta Bruno Poeti -. Io non sono uno sceriffo, non ho sparato per uccidere, e questo mi fa male».
«Io sono un artigiano – si descrive un altro candidato, Alfiero Pieraccini che ha la delega al sociale – ho sempre lavorato, e quando ho avuto problemi ho trovato sempre le porte chiuse. Voglio dare voce ai cittadini». Tra l’altro proprio per parlare di sociale la Lega Toscana ha organizzato, il 14 aprile, un incontro presso la Fondazione Il Sole. «Di welfare non si parla quasi più» precisa Sergio Faenzi.
Carotta propone, di abbassare le tasse e non far pagare il suolo pubblico a quei commercianti che mettono i banchetti in strada a luglio e agosto «se le aziende hanno più soldi possono anche assumere». E poi afferma «In caso di ballottaggio daremo il nostro appoggio a chi sposerà i nostri programmi».
Ecco la lista dei candidati in cui si trovano anche cittadino originari di Romania, Honduras, Bangladesh ma tutti residenti a Grosseto:
Stefano Carotta
Galena Byelikn
Doina Blaga
Bruno Poeti
Kenia Carolina Alonzo
Akter Ayasha
Carmen Sorada Alonzo
Jenny Benesperi
Antonella Catani
Anna Maria Pacchioni
Caterina Grasso
Cinzia Franceschelli
Gregorio Guarsegna
Alfieri Pieraccini
Mirco Balducci
Gianfranco Sanna
Moreno Contri
Giuseppe Napolitano
Angelo Bartoli
Alfiero Pieraccini
Cesare Petrini
Alessandro Colli
Sergio Faenzi
Roberto Pallini
Fabrizio Bernardini