CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Possibile non sta con il Pd neppure a Castiglione della Pescaia. Lo afferma in una nota Andrea Santini, portavoce di Grosseto Possibile che afferma «In merito alla notizia sull’adesione di Possibile alla coalizione di centrosinistra a Castiglione della Pescaia, si precisa che questa è destituita di ogni fondamento e che nel caso in cui qualche iscritto vi avesse aderito, lo ha fatto solo ed esclusivamente a titolo personale».
«Vorrei ricordare – prosegue Santini – che nei messi passati agli Stati Generali di Possibile è stato votato un documento a livello nazionale, dove viene esclusa ogni tipo di alleanza con il partito democratico per le prossime amministrative. A maggior ragione, questa scelta vale a livello locale per tutta una serie di motivazioni. Infatti le scelte politiche fatte dai governi Letta e Renzi e dalla Regione Toscana, tutti a guida PD, stanno avendo, ed avranno in un futuro prossimo, delle ripercussioni sul tessuto economico sociale, sui livelli occupazionali e sulla qualità dei servizi della nostra provincia».
«Ricordiamo che grazie a queste scelte scellerate Grosseto ha visto: chiudere il centro radar di Poggio Ballone, ridursi il contingente del Savoia Cavalleria e vedrà in un futuro molto vicino anche il trasferimento del Centro Veterinario militare, per non parlare poi della trasformazione delle Province in enti di secondo livello con trasferimento delle più importanti deleghe alle regioni – prosegue Santini -. Non dimentichiamo, poi, che la nostra provincia si è vista togliere tutte le più importanti sedi decisionali e di rappresentanza quali: chiusura della sede della Banca d’Italia, accorpamento con relativo trasferimento della sede della Camera di Commercio a Livorno, sede dell’ATO rifiuti e di Sei Toscana a Siena, così come le sedi della mega ASL e di Tiemme ad Arezzo».
«Ci rimane solo la sede della Prefettura, ma mi domando: sino a quando? Inoltre se dovesse andare in porto la privatizzazione del servizio idrico, Grosseto si vedrà espropriata anche della sede dell’Acquedotto del Fiora che verrà accorpata e trasferita a Firenze per la parte gestionale e a Pisa per la parte tecnico progettuale, nell’ambito del piano di regionalizzare tutti i servizi pubblici – continua la nota di Possibile -. Così come non posso e possiamo accettare la controriforma della sanità toscana che andrà di fatto a privatizzare ulteriori servizi sanitari e forse gli ospedali. Per tutti questi motivi Possibile non sostiene e non sosterrà nessuna coalizione con il partito della nazione, in quanto non esiste un PD “buono” o un PD “cattivo”. Esiste solo il PD che è un organismo geneticamente modificato rispetto ai suoi valori fondativi».