GROSSETO – Cinque candidati per cinque Comuni. Pd e centrosinistra mettono a segno tutte le “caselle” nei comuni che andranno alle urne per le prossime amministrative di giugno: da Grosseto a Scansano tutte le “partite” sulle candidature sono chiuse. O quasi. Sì perché l’unica ancora notizia ufficiosa riguarda Scansano. Ma andiamo per gradi.
A Grosseto e Orbetello sono state le primarie a designare i candidati a sindaco. Per il capoluogo il candidato è Lorenzo Mascagni: a sostenere lui oltre al Pd ci sono anche il Psi, l’Udc e due liste civiche Gente di Grosseto e Fare Grosseto.
A Orbetello le primarie si sono svolto dopo 14 giorni rispetto a quelle di Grosseto. Qui in Laguna a vincere è stata Monica Paffetti, sindaco uscente. In questo caso ha il sostegno di Pd, Civiche Unite, Psi, Udc. Nei prossimi giorni la coalizione potrebbe anche allargarsi a Sel e ad altri soggetti civici.
A Castiglione della Pescaia, Pd e coalizione, anche qui un mix tra partiti e civiche, ha scelto di dare fiducia al sindaco uscente Giancarlo Farnetani.
A Roccalbegna, questa è una delle novità, in campo per il centrosinistra (che va dal Pd fino a Sel) c’è Giuseppe Conti, architetto. Questo è l’unico comune che è in mano al centrodestra.
A Scansano la situazione invece è ancora aperta anche se con molta probabilità si troverà l’accordo sulla candidatura di Francesco Marchi, uomo di grande esperienza amministrativa, che ha ricoperto anche il ruolo di assessore al comune di Verona con la giunta di Flavio Tosi.
Di amministrative e “caselle” se ne è parlato anche ieri pomeriggio alla direzione provinciale del Pd. In quella sede il segretario provinciale ha presentato la sua relazione approvata poi all’unanimità. Una linea comune del partito passata anche grazie all’assenza di una parte consistente della minoranza che ha lasciato la direzione prima del voto.
Di seguito la relazione integrale del segretario provinciale Simiani.
«Nel mese di marzo abbiamo raggiunto dei risultati politici importanti. Innanzitutto con le Primarie di Grosseto e Orbetello che hanno visto rispettivamente la partecipazione a Grosseto del 9% e a Orbetello del 12% degli abitanti. Migliaia di persone hanno scelto i candidati del PD come rappresentanti delle coalizioni di centro sinistra.
Oltre al buon risultato in se stesso importantissimi, questi successi dimostrano la capacità del PD di esprimere una classe dirigente che ha il consenso della comunità. Se guardiamo agli altri Comuni questa nostra capacità viene ulteriormente confermata a Castiglione con Giancarlo Farnetani, con Conti a Roccalbegna dove è già stata sottoscritta la candidatura dalla coalizione e a Scansano con la proposta già in campo di Marchi e con l’avviata fase di commissariamento dell’unione comunale che avrà il compito di portare avanti la proposta all’interno del partito e con le altre forze centro sinistra.
Sappiamo unire partendo dalle persone, ma il PD non può e non vuole rivendicare alcun primato, anzi , si propone come catalizzatore di tutte le energie positive e costruttive operanti nella società civile, per includere e non per escludere tutti coloro che volessero fornire un contributo alle città e ai paesi.
La sintesi si farà sul programma che non dovrà esser un decalogo di buone intenzioni, ma una linea guida da seguire adeguando di volta in volta, i provvedimenti più consoni a raggiungere un unico obiettivo : il rilancio economico – culturale- sociale – civile e commerciale della città che deve diventare la capitale della maremma, il “faro“ per un intero comprensorio che deve fare sistema per rilanciare la bassa Toscana, superando campanilismi per avviare politiche comuni relative a temi quali : servizi sociali, servizi ai cittadini, stabilità idrogeologica del suolo, offerta commerciale e turistica, rigenerazione urbana e infrastrutture adeguate per connettere Grosseto al suo territorio.
Il percorso di Primarie Le elezioni Primarie sono state come sempre un bel confronto di visioni e modelli di governo, a Grosseto ha vinto l’idea proposta da Lorenzo Mascagni e a Orbetello quella di Monica Paffetti. Sono state Primarie quantitative e qualitative.
L’aspetto quantitativo è risolto, un minuto dopo che è stato proclamato il vincitore quei voti sono ottenuti tutti dal centro sinistra e vanno nel patrimonio dela coalizione. Chi si pone fuori da queste semplici regole non ha compreso nulla.
Lorenzo Mascagni è il nostro candidato sindaco a Grosseto. Su di lui, dovremmo mettere a disposizione tutta la nostra struttura e tutta la nostra progettualità. Tutti coloro che in questi anni hanno avuto esperienze amministrative, politiche e organizzative hanno il dovere di porsi a servizio del partito per contribuire alla riconquista della città. Lorenzo è il futuro per il Partito Democratico e per il Comune di Grosseto, dovrà agire libero dai vincoli del passato e guidare una nuova stagione per la nostra comunità.
Le 6600 persone che sono venute a votare alle primarie, dovranno essere, non solo un patrimonio del centro sinistra, ma cittadini, consapevoli di contribuire, alla progettualità del luogo in cui vivono.
In questa festa di popolo abbiamo dato la dimostrazione che i dirigenti e i nostri militanti sono connessi alla società.
Quando i Democratici sono stati capaci di parlare dei problemi concreti e delle proposte innovative per affrontarli, siamo stati sempre capaci di sintonizzarsi, trovando la frequenza gusta. La storia di questa città ci insegna che quando non lo abbiamo fatto, hanno perso il rapporto con essa e conseguentemente il consenso.
Non possiamo e non dobbiamo ignorare un patrimonio di progettualità, di partecipazione, di passione e di speranza di cambiamento che siamo stati capaci di costruire e che hanno segnato una svolta nel governo regionale e nazionale, con l’amministrazione di centro sinistra.
Dobbiamo portare il meglio di quell’esperienza di forte riformismo in seno al dibattito del partito per renderla attuale e superare i limiti che ne hanno frenato la realizzazione.
Per il futuro dovremo essere in grado di supportare maggiormente l’azione di governo delle istituzioni che amministriamo dando al partito il ruolo centrale di radicamento del progetto nella società e di confronto costante per le necessarie verifiche in corso d’opera.
Sarà così anche per Monica Paffetti la nostra candidata per Orbetello con i suoi 1655 elettori che liberamente si sono divisi e confrontati. A Orbetello ci aspetta una stagione nuova che offrirà a questo spicchio nevralgico della provincia un ruolo importantissimo.
Un territorio che deve andare più veloce Il nostro territorio è caratterizzato da una forte polarizzazione: da una parte un’area della costa che potrà essere un perno di forte sviluppo, ma che ancora non ha una strategia di governo complessiva e dall’altra le realtà dei piccoli centri, che assistono nella maggior parte dei casi a fenomeni di spopolamento e di mancanza di prospettive soprattutto per le giovani generazioni.
Il PD dovrà riuscire ad elaborare una proposta politica capace di tenere insieme queste realtà e di dare una prospettiva ed un futuro a tutto il territorio.
Nell’ambito della strategia per il governo del territorio dovranno essere considerate le politiche di promozione all’esercizio delle funzioni comunali in forma associata o fusioni dei comuni, che potranno avvenire solo con una scelta volontaria . L’associazione delle realtà locali secondo gli ambiti ottimali dovrà consentire di far emergere in maniera coordinata le loro potenzialità, espresse in specifici progetti di sviluppo locale.
Un ruolo decisivo per il territorio è da attribuire alle politiche per la viabilità ed i trasporti: i piccoli comuni potranno veramente svilupparsi solo se saranno favoriti i collegamenti e ridotte le distanze con Grosseto e con i centri operativi della Toscana. È necessario promuovere investimenti a favore dello sviluppo della rete stradale interna al fine di abbattere la condizione di “doppia insularità” dei territori interni a forte inaccessibilità. Inoltre sarà particolarmente rilevante il potenziamento dei trasporti pubblici.
Riteniamo decisivo, inoltre, continuare ad investire sulla diffusione delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione poiché esse sono in grado di fornire un contributo importante per la rottura dell’isolamento geografico, economico, sociale e culturale soprattutto dei piccoli comuni. I cittadini, a prescindere dalla zona in cui vivono e lavorano, dovranno avere l’accesso ai servizi delle amministrazioni on line, ai servizi sociali ed assistenziali e alla formazione a distanza e potranno partecipare alla vita democratica e sociale della Regione; le imprese potranno comunicare più facilmente con i partner, i clienti e la Pubblica amministrazione.
Un’altra azione da considerare per la salvaguardia dei piccoli comuni è costituita dalle politiche per il recupero dei centri storici, che possono configurare le condizioni per una rivitalizzazione delle attività commerciali ed artigianali, oltre eventualmente a quelle turistiche, e, con esse, l’accrescimento della capacità attrattiva dei piccoli comuni.
Un welfare a misura di territorio, con il potenziamento delle strutture territoriali, organizzando un sistema in rete, capace di interpretare al meglio la riforma regionale della sanità Toscana.
Infine la valorizzazione e l’attivazione di politiche di sviluppo locale riprendendo anche quel patrimonio di elaborazione che era stato sviluppato in occasione della prima fase della Progettazione Integrata e rimettendo insieme gli attori dello sviluppo locale.
In questo quadro il Partito avrà il compito di svolgere un’azione di coordinamento e di supporto degli amministratori locali, al fine di mettere insieme visione ed ascolto del territorio, competenze e progettualità.
Siamo pronti a guidare e governare ancora le nostre comunità, con l’aiuto dei nostri militanti e dei cittadini che saranno pronti a condividere con noi questo importante progetto».