CINIGIANO – Vietato guardare solo in alto, nei gironi di Seconda categoria. Perché anche in fondo alle classifiche non mancano spettacolo, amplificati dal totoplayout. E proprio domenica prossima nella quint’ultima di campionato del gruppo G, al Cinigiano si presenterà l’occasione per conquistare la salvezza matematica, evitando l’insidia degli spareggi finali grazie all’attuale gap di tredici punti dalla penultima Montiano.
«E’ un momento abbastanza positivo per noi – ha detto il presidente biancazzurro Massimo Tassi – avevamo un certo programma e lo stiamo realizzando, ma bisogna mantenere questo trend. Per ora siamo fuori dai playout e questa gara contro l’ultima Montorgiali sarà determinante anche se certo loro non si tireranno indietro».
Di vitale importanza tre risultati utili conseguiti nelle ultime quattro gare, a cominciare dal clamoroso successo per 4-1 contro la big Santa Fiora, anche se Tassi guarda anche alla sconfitta successiva: «Quel ko per 3-0 contro l’Orbetello ci ha fatto bene in realtà. Avevamo giocato bene ed eravamo stati condannati da tre episodi. La domenica dopo c’è stato il pareggio col Porto Ercole, una delle squadre più in forma del momento, e poi la vittoria per 2-0 a Montiano. Adesso ci aspettano partite impegnative: dopo il Montorgiali e la sosta giocheremo a Sant’Andrea, poi in casa contro l’Amiata e sarà una partita dura, come anche quelle contro La Sorba e infine Sorano».
Le partenza di Bonelli e Mirsat più i diversi infortunati hanno ridotto la rosa a una quindicina di elementi, ma il presidente del Cinigiano non sembra particolarmente preoccupato. «Rimarremo in 14-15 per la fine dell’anno – ha detto – Eravamo partiti con una salvezza tranquilla come proposito, considerata la squadra molto rinnovata e l’allenatore nuovo, Scheggi, che però ci ha pienamente soddisfatti. La nostra forza sono abnegazione e dedizione al lavoro e all’allenamento, poi tutti corrono e si sacrificano, seguendo il mister. Abbiamo avuto defezioni e problemi, ma alla fine è andata bene così anche se ci sarà da lottare fino in fondo. E la differenza la farà chi ha voglia di lottare e si impegna, non i nomi».