GROSSETO – «I socialisti hanno sempre votato a favore della vendita». Così il Movimento 5 Stelle che con il capogruppo in consiglio comunale Giacomo Gori, candidato a sindaco dei pentastellati, mostra le delibere di voto sulla questione della vendita della Farmacie Comunali Riunite.
«Il consigliere socialista Giorgi – scrive Gori -, nonché candidato ad essere (Borghi permettendo) vicesindaco (nel caso di una remota possibilità di vittoria del centrosinistra), ha dichiarato sui giornali che la mancata vendita delle farmacie è merito del suo partito e non del Movimento 5 stelle».
«È inaccettabile. Vergognoso. Riporto quattro foto delle votazioni delle delibere consiliari dove i socialisti hanno sempre votato a favore della vendita.
– 20 marzo 2013 – Delibera n° 21 – Approvazione linee di indirizzo per la vendita delle farmacie comunali;
– 27 agosto 2013 – Delibera n° 64 – Approvazione procedura di vendita farmacie;
– 11 novembre 2013 – Delibera n° 84 – Mozione M5S stop alla vendita delle farmacie comunali;
– 18 marzo 2014 – Delibera n° 17 – Delibera M5S riacquisizione intero capitale sociale farmacie comunali;
Ricordo che il M5s si mosse pure rivolgendosi al Tar e chiedendo il referendum cittadino. E ricordo che lo stesso Bonifazi accusò noi di aver fatto naufragare la vendita. A volte, stare zitti significa fare più bella figura. I grossetani sono stufi dei soliti giochetti della vecchia partitica. Sono stufi di chiacchiere e falsità».
«I socialisti, al pari del Pd, hanno votato per la messa in vendita delle farmacie comunali. Qui ci sono le prove. Il resto sono parole al vento. Si arrampicano sugli specchi. Non hanno neppure la decenza di tenere la barra dritta su scelte fatte. Non ci fanno una bella figura, neppure con i loro elettori: gente che magari apprezzava la linea della vendita o che comunque apprezzerebbe la coerenza. Coerenza, appunto. Ah, questa sconosciuta.»
«Il Movimento 5 stelle si è sempre opposto alla vendita. Così come, lo ripetiamo per dare meriti a chi ci ha accompagnato in quel percorso, Cristina Citerni di Sel, molti lavoratori di Fcr (che ringraziamo) e parte dei sindacati, Cgil in testa. Ribaltare la frittata, oggi, è solo sinonimo di paura. Stiano tranquilli Giorgi e Mascagni: le elezioni le perderanno. Così non dovranno più mentire ai grossetani. Né arrampicarsi sugli specchi. La domanda – e concludo – è e rimane sempre la stessa: Pd (Mascagni compreso) e socialisti (Giorgi compreso) in consiglio comunale hanno votato sì alla vendita delle quote pubblliche di Farmacie comunali spa? Sì. Quando è troppo è troppo».