MASSA MARITTIMA – Tra i punti all’ordine del giorno del Consiglio Comunale a Massa Marittima, anche l’illustrazione del piano di ricapitalizzazione del Gruppo di Azione Locale Far Maremma e le modifiche del relativo Statuto sulla base delle nuove normative nazionali.
La società a capitale misto gestita da enti pubblici e soggetti privati rappresentativi del tessuto economico e sociale del territorio, gestisce per la Regione Toscana, i fondi comunitari disponibili nei settennati di programmazione europea, svolgendo principalmente due attività: consulenza per la progettazione, gestione e rendicontazione di progetti sia pubblici che privati finanziati con fondi esterni e divulgazione dei bandi e delle opportunità finanziarie comunitarie, nazionali e regionali, che via via si presentano per imprese ed enti locali.
Ad illustrare il piano c’era il presidente in carica da poco più di un anno Franco Ulivieri che ha spiegato: “Far Maremma è una società che è riuscita ad ottenere nel settennato di programmazione europea 2007- 2013 importanti contributi economici in tutti i territori di competenza, anche per piccole realtà. Il Comune di Massa Marittima ha ricevuto infatti in questi anni finanziamenti a fondo perduto per un totale di 415.000 Euro circa, cui si aggiungono i 450.000 Euro circa avuti dall’Istituto per anziani G. Falusi ed altri 450.000 Euro per investimenti della Società della Salute Colline Metallifere. Naturalmente ricordiamo che tutte le risorse comunitarie vengono gestiti attraverso bandi, cui possono partecipare sia soggetti pubblici che privati”.
Dal prospetto del Far Maremma emerge infatti che durante il settennato da poco concluso, nel solo territorio del Comune di Massa Marittima siano arrivate risorse ad imprese per un totale di 540.000 Euro.
Alle perplessità dell’opposizione sullo stato del consorzio e l’opportunità di sostenerlo economicamente ha risposto il sindaco: “io credo – è intervenuto Marcello Giuntini – che questo modello di gestione che vede pubblico e privato insieme, sia l’unico metodo efficace per gestire, in piena ottemperanza delle direttive europee, risorse come queste. E parliamo di fondi importanti per lo sviluppo delle imprese del territorio e per i piccoli Comuni, che, con poca probabilità, riuscirebbero altrimenti a procurarsi tali risorse, tra l’altro investite tutte in conto capitale, ovvero in opere materiali ben visibili e in progetti concreti. Per il settennato in partenza sono in programma 10 milioni di Euro da distribuire sul territorio e credo che perdere un’opportunità del genere, a fronte di un impegno richiesto dalla società di circa 10.000-15.000 Euro per la ricapitalizzazione, sarebbe davvero un grave errore. Credo poi che il momento di difficoltà del consorzio dipenda anche dall’empasse di passaggio tra i due periodi di programmazione, momento in cui da sempre scarseggiano le risorse che vengono distribuite ai GAL per la gestione della società e vengono registrati ritardi nei trasferimenti dalla Regione”.
Ulivieri ha poi chiarito che per evitare di giungere di nuovo a fine programmazione con scarse risorse è stato fatto un piano aziendale idoneo e dimensionato il consorzio in modo tale da garantire allo stesso autonomia economica. “Giuntini ha concluso rimandando la votazione al prossimo consiglio per motivazioni formali: agli atti del Comune deve infatti ancora pervenire il parere del Sindaco revisore”.