FOLLONICA – «Ancora oggi, nell’era dell’informatizzazione, il dialogo tra sportello Cup e medici è inesistente. Ne abbiamo la prova grazie a un’esperienza personale successa pochi giorni fa». Alessio Caselli, capogruppo di Forza Italia a Follonica, racconta la sua esperienza con la Asl.
«Il fatto è molto semplice: come tutti i cittadini mi sono rivolto allo sportello dell’Asl 9 di Follonica per prendere appuntamento per una visita oculistica per mia figlia. Nell’occasione ho specificato che era la prima volta che la bambina si rivolgeva a un oculista – afferma Caselli -. Bene: l’impiegato del Cup mi ha fissato la visita pochi giorni dopo all’ospedale di Massa Marittima. Quando siamo entrati nella stanza del dottore ci è stato chiesto se la bimba avesse messo le goccioline specifiche nei tre giorni precedenti all’appuntamento, come di routine per chi non è mai stato sottoposto a un controllo della vista. Peccato che nessuno ce lo avesse detto e che noi tranquillamente, perdendo così una mattinata di lavoro e la piccola di scuola, siamo andati da Follonica a Massa Marittima non sapendo di questa pratica».
«Così dopo neanche cinque minuti eravamo già fuori dallo studio: siamo dovuti tornare al Cup per riprendere l’appuntamento e tra pochi giorni avremo nuovamente la visita all’ospedale massetano. Oltre alla perdita di tempo, c’è anche il fatto che proprio per la mancanza di comunicazione che si nota tra medici e personale addetto alle prenotazioni, non è stata cancellata la prima visita e quindi adesso risulta che dobbiamo pagarla. Quindi abbiamo dovuto armarci di pazienza e fare diverse telefonate: ora, quello che ci chiediamo è se non fosse stato più semplice e meno dispendioso per l’azienda sanitaria, specificare subito la necessità di utilizzare delle gocce per gli occhi tre giorni prima della visita senza farci fare tutta questa trafila. Un disagio per i cittadini ma anche uno spreco per la stessa Asl che, così facendo, deve rimettere mano al ticket e – conclude – ha fatto perdere tempo al medico che poteva visitare altri pazienti».