GROSSETO – “Le stalle della Maremma rischiano di soccombere di fronte ad una crisi senza precedenti. E con esse è a rischio uno dei comparti più identitari dell’economia rurale. Si rende indispensabile, quindi, una moratoria sui debiti degli allevamenti da latte e da carne bovina e suina che stanno affrontando una crisi senza precedenti”. Lo sottolineano il presidente e il direttore di Coldiretti Grosseto, Marco Bruni ed Andrea Renna: “La situazione è paradossale: da troppo tempo le imprese sono costrette a lavorare con prezzi di vendita al di sotto dei costi di produzione, ora è necessaria e urgente una ‘boccata d’ossigeno’ per non far chiudere per sempre le nostre stalle alla luce dei tagli annunciati sul prezzo che si sono tramutati in cruda realtà”.
Il presidente Bruni sottolinea l’assoluta necessità di “misure nazionali di rapida attuazione con una moratoria su mutui e prestiti agli allevamenti di 24/36 mesi, nonché un riposizionamento debitorio dal breve al medio, lungo termine ed un impegno straordinario sui fondi di garanzia. Una necessità che può accompagnare il position paper che l’Italia presenterà alla Commissione europea, che prevede l’obbligo di etichettatura di origine per fermare le importazioni dall’estero da spacciare come Made in Italy”.
La situazione dei prezzi in campagna sta assumendo toni drammatici per gli allevamenti, con le quotazioni per i maiali nazionali destinati ai circuiti a denominazione di origine (Dop) scesi al di sotto di 1,20 centesimi al chilo, che non coprono neanche i costi della razione alimentare. Analogamente i bovini da carne, pagati su valori che si riscontravano 20 anni fa, per non parlare, appunto, del prezzo del latte, in balia delle inique offerte dell’industria.
L’area maremmana da sempre rappresenta una parte importante di un sistema , quello toscano, dove viene munto una percentuale importante di latte. Almeno il 10% delle aziende che hanno rapporti di credito bancario hanno valutato o richiesto l’allungamento del periodo di ammortamento del finanziamento, per gestire meglio equilibri di bilancio messi sempre più a rischio dalla crisi dei prezzi alla stalla.
“Coldiretti Grosseto – conclude Renna – auspica che si possa giungere ad un’azione a livello europeo per affrontare una crisi dei prezzi che non è solo italiana. Senza dimenticare, come detto, il nodo strategico di una norma europea per l’etichettatura d’origine che non si limiti allo stabilimento di produzione ma che vada a identificare le materie prime dando atto di impegno, passione e abnegazione dei nostri produttori che quotidianamente svolgono il proprio lavoro e che troppo spesso sono mortificati con remunerazioni davvero risibili”.