GROSSETO – «I grossetani sono talmente soddisfatti dell’operato dell’amministrazione uscente di centrosinistra che hanno bocciato senza appello uno dei principali esponenti della giunta in carica, il vicesindaco Paolo Borghi, che nelle ultime settimane ha girato in lungo e in largo il territorio comunale per magnificare il suo operato e promettere di tutto a tutti. C’è stato sì un cambio di passo, come recitava lo (sfortunato) slogan di Borghi». A parlare è Forza Italia che commenta così le primarie di centrosinistra che hanno visto la sconfitta del vicesindaco Borghi.
«Ma quel cambiamento, com’è evidente, non può assicurarlo ai grossetani neppure il vincitore delle primarie del centrosinistra – prosegue Forza Italia -, quel Lorenzo Mascagni che negli ultimi anni si è distinto per un’anonima presenza su banchi della maggioranza in Consiglio comunale, un candidato-pedina utilizzato dal Pd unicamente per far fuori lo sgradito Borghi e tentare di ricostruire un’immagine a un partito da troppo tempo impegnato solo a nascondere e sedare al proprio interno le battaglie di potere e le corse alla poltrona».
«Il risultato, purtroppo per i grossetani, non cambia: se Borghi meno che mai rappresenta la discontinuità che serve a Grosseto per rinascere, neppure Mascagni può presentarsi come l’uomo giusto – si legge nella nota -. Sì, perché una cosa accomuna Borghi e Mascagni, da qualunque parte li si guardi: entrambi sono l’esatto contrario della novità, della svolta di cui necessità Grosseto. Due esponenti di partito, del solito apparato grigio e logoro. Un’ulteriore dimostrazione? Lorenzo Mascagni, battuto Borghi, fa subito appello al suo partito affinché “si ricompatti”».
«Insomma in casa Pd la priorità è rimettere insieme i pezzi. Tutt’altra aria si respira invece nel centrodestra, che la compattezza l’ha trovata da tempo attorno a un candidato sindaco forte come Antonfrancesco Vivarelli Colonna – conclude Forza Italia -. L’unica scelta possibile per Grosseto».