MASSA MARITTIMA – Primo per numeri e adesso anche per posizione in un girone di Terza mai così equilibrato, senza la solita mattatrice che fa subito deserto alle sue spalle. E’ il caso del Massa Valpiana, in testa alla classifica dopo essersi affiancato a gennaio al Punta Ala e due settimane fa all’Invicta Grosseto. Senza rivali per gol segnati e per capocannoniere, ma anche miglior difesa a pari merito con altre quattro avversarie, la compagine arancioblù sta concretizzando al meglio mesi di duro lavoro.
«Cosa ho detto domenica ai miei? Che dobbiamo giocare giorno per giorno – ha ribadito il tecnico Riccardo Cappellini – Essendo così giovani, non bisogna metterli sotto pressione neanche per obiettivi a lungo termine. Per adesso sono molto consapevoli di quanto sia difficile rimanere in vetta. Finora eravamo impegnati su due fronti ma adesso su uno solo, ovvero le ultime otto partite di campionato. Dobbiamo affrontare rivali più attrezzate di noi: vedremo chi avrà più concentrazione e voglia di vincere. Il nostro attacco? Potrebbe fare la differenza: Monterisi è una punta da altre categorie e la squadra lo valorizza al 100%, tutto fa supporre che si possa arrivare in alto ma a volte bastano pochi errori per ritrovarsi più in basso a lottare per i playoff».
Un altro merito del team massetano è l’aver metabolizzato piuttosto bene l’esito della finale di Coppa persa ai rigori, facendo registrare due larghe vittorie con ben undici reti messe a segno e nessuna subita. «In coppa abbiamo commesso errori di gioventù – ha continuato il tecnico – E’ stata una partita bellissima al di là di qualche discussione. Siamo stati ingenui a prendere subito due gol, ma abbiamo rimontato e alla fine abbiamo perso per inesperienza. Ci servirà di lezione ma probabilmente ci è già servita per trasformare la rabbia in qualcosa di positivo. I ragazzi si sono subito riconcentrati su altro. Sono cresciuti per gioco ma anche personalità e atteggiamento: anche ammonizioni ed espulsioni sono diminuite. Mi hanno anche chiesto di lavorare di più per migliorarsi ed infatti ci alleniamo tre volte a settimana. Per ora sono contentissimo ma lo sarei comunque vada, lo scopo principale è quello di valorizzarli al meglio».
Con molto candore e onestà, Cappellini non usa mezze parole e si augura di riuscire a centrare una promozione con questa rosa di ventenni: «Andando sopra di categoria sarebbe tutta un’altra bella esperienza da far vivere ai nostri ragazzi, anche attraverso difficoltà e sconfitte. Sono giovani, ma fra due-tre anni potrebbero levarsi delle belle soddisfazioni, anche con un’altra maglia».