GROSSETO – «Il piano di sviluppo economico si incrocia con la situazione del lavoro della nostra città. Il lavoro è la prima assoluta priorità. C’è un problema anche se la situazione è in ripresa, ma sul lavoro una buona amministrazione può investire molto. Per questo se sarò eletto sindaco istituirò un assessore per il lavoro e lo sviluppo economico». Così Paolo Borghi, candidato alle primarie del centrosinistra, inquadra la situazione sul territorio, in merito allo sviluppo economico da pianificare nell’imminente futuro e si dichiara disposto a rilanciare il territorio: «Nei prossimi tre anni ci sarà la creazione di mille nuovi posti di lavoro. Nei prossimi due la costituzione del 15% in più di nuove imprese, con un incremento del 20% della quota di prodotti destinati all’export» .
«Bisogna gettare il cuore oltre l’ostacolo e chiedere intervento forte per questo territorio a Governo e Europa», aggiunge Borghi che poi focalizza il dna di Grosseto su tre aspetti: agricoltura, turismo e terziario, articolando lo sviluppo in tre fasi del piano, ovvero a breve, medio e lungo termine.
Agricoltura. A breve termine il piano di Borghi consiste nel sollecitare i contributi a fondo perduto per la sostituzione di macchinari agricoli e al tempo stesso informare e aggiornare sui bandi che costituiscono il programma di sviluppo rurale (PSR). A medio termine, invece, l’intento è di sostenere le iniziative di recupero delle colture tradizionali anche tramite l’istituzione di marchi di qualità e dare supporto alla filiera corta. A lungo termine, infine, molto passa dalla realizzazione di un nuovo polo logistico per la trasformazione dei prodotti, con tanto di attenzione polo tecnologico per l’agroalimentare di prossima realizzazione.
Turismo. A breve termine il programma di Borghi prevede una creazione di un ufficio promozione e marketing, da abbinare a un tavolo permanente con istituzioni e associazioni di categoria. Altro aspetto è l’estensione della rete Wi-fi free nella zona turistica, progetto a medio termine che va di pari passo con il turismo sportivo e gli eventi di respiro internazionale. Più a lungo termine, invece, la creazione di un percorso virtuoso tra scuola-università-lavoro, per formare manager e operatori dall’alto profilo professionale.
Terziario. In questo settore tutto parte dall’istituzione di un appuntamento fisso per favorire il dialogo tra comune e rappresentanti di categoria. Successivamente c’è la creazione di un ufficio impresa che fornisca consulenze gratuite e attivi un protocollo di crisi per le imprese in difficoltà. A lungo termine, infine, è prevista l’attivazione di percorsi facilitati per il microcredito e l’agevolazione del business networking sui progetti condivisi.
Altra caratteristica del piano di sviluppo economico di Borghi è la suddivisione tra interventi e incentivi. Il candidato alle primarie del centrosinistra colloca tra gli interventi il miglioramento delle infrastrutture, il recupero delle terme di Roselle e delle ex colonie di Marina. Tra gli incentivi, invece, le agevolazioni fiscali per le tre anni sulle imprese che creano 10 posti di lavoro e per le star up che abbiano tutti i soci sotto i 40 anni. Inoltre azzeramento della Tosap per la costruzione di edifici di pubblica utilità, vantaggi fiscali per le strutture ricettive che investano nel risparmio energetico e innovazione, zero oneri per i proprietari dei fondi del centro storico che affittino a canone concordato.
Alla conferenza è intervenuto anche Filippo Rossi, giovane imprenditore grossetano: «Oggi da parte dei giovani servono idee, preparazione e coraggio. Se qualcuno ha buone idee, oggi in Italia le possibilità ci sono. Chiaro che non possiamo paragonarci all’America. Non voglio parlare di negatività, anche perché le mie start up ho deciso di registrarle a Grosseto dopo aver letto che era la maglia nera in merito a questo aspetto. Per questo ben venga un piano di sviluppo economico propositivo che agevoli il percorso dei giovani e la crescita de territorio».
«E’ un programma ambizioso che è anche fantasioso – ha rilanciato il presidente del comitato elettorale Claudio Boccini -. Dico fantasioso nell’accezione posititiva del termine. La visione dello sviluppo della città essenziale».