MANCIANO – “Le istituzioni devo rendersi conto che i tempi dell’agricoltura non sono i tempi di chi lavora dietro una scrivania, per questo invitiamo l’Asl di Grosseto a risolvere la questione Ufficio Sanità Pubblica Veterinaria di Manciano” Lo sfogo è del presidente provinciale Cia-Grosseto Enrico Rabazzi.
“E’ più di un mese che questa struttura ha ridotto gli orari di apertura per mancanza di personale. Una mancanza dovuta a problemi di salute – sostiene Rabazzi – e ne prendiamo atto, ma purtroppo gli allevatori non possono essere aggravati da altri problemi o intoppi. L’ufficio di Manciano, che da sempre rappresenta un punto di fondamentale importanza per tutti gli agricoltori della zona, da circa un mese è aperto solo due mattine alla settimana e questo significa che per ogni adempimento burocratico, e il settore della zootecnia ne richiede moltissimi, si devono fare code e lunghe attese o, in alternativa, venire a Grosseto. Ricordiamo – aggiunge il presidente – che il tempo che gli agricoltori perdono per seguire la burocrazia è tempo prezioso che viene rubato al proprio lavoro e che questo poi si trasforma in sforzi maggiori e in ulteriori aggravi economici”.
“La zootecnia del nostro territorio è oramai in una situazione di allarme rosso: le aziende sono al collasso, i costi di produzione aumentano ma il reddito è invariato, per non parlare delle istituzioni nazionali e di quelle europee che spesso legiferano in contrasto con i nostri interessi. Se a questo aggiungiamo la difficoltà di effettuare ciò che ci viene imposto a causa dell’orario ridotto degli uffici competenti, questo settore rischia di scomparire definitivamente. Invitiamo dunque l’Asl – conclude Rabazzi – a trovare urgentemente il modo di ripristinare il servizio di Manciano, nei modi e nei termini possibili, ma nella consapevolezza che gli allevatori non possono essere lasciati soli”.