GROSSETO – E’ tutto pronto per l’inaugurazione del nuovo tattoo shop di Jamaica Corridori, artista poliedrica specializzata nella moderna arte dell’inchiostro. In via Bengasi all’angolo con via Paolini, la bella e giovane grossetana nata da genitori maremmani doc aprirà le porte della sua attività, con tanto di aperitivo e dj set per l’inaugurazione prevista domenica 28 febbraio alle 17: un nuovo capitolo della sua storia professionale, dopo quello viterbese, tutto da scrivere e disegnare.
Da quanto tempo mancavi da Grosseto? Oltre che a Vetralla hai vissuto in altre città? Quanto sei cresciuta professionalmente e personalmente durante questo periodo?
“Mancavo dalla mia città ormai da 5 anni, oltre a Vetralla ho vissuto a Firenze per il periodo universitario, ormai tanti anni fa, e più che altro ho viaggiato e tutt’ora viaggio moltissimo per lavoro. Il periodo vetrallese è stato sicuramente il più intenso per la mia crescita professionale, al di là del paese dove vivevo, sono stati i 5 anni in cui sono nate sia la performer burlesque che la tatuatrice e mi sono data molto da fare per crescere ed affermarmi in questi settori.. insomma, è stato il periodo in cui mi sono forgiata come Sweety J”.
Qual è stato il tuo ultimo viaggio all’estero per lavoro?
“Nell’estate appena trascorsa ho girato moltissimo per le tattoo convention italiane come Roma e La Spezia, una delle quali mi ha portato anche in Inghilterra al Southampton Tattoo Festival”.
Cosa ti mancava della Maremma e cosa invece hai trovato di nuovo al di fuori di essa?
“Eh, casa dolce casa! Non ci si rende conto di quanto è bello tornare a casa, finché non partiamo e stiamo po’ lontano! E’ andata proprio così, mi mancava la mia terra, la famiglia, le amicizie. Mi rendo conto di apprezzare tanto i miei luoghi e la mia città adesso che ho trascorso tanto tempo lontano. Fuori c’è un mondo da scoprire ovviamente, ogni luogo che ho visitato, sia esso per piacere che per lavoro, mi ha lasciato dei ricordi, delle sensazioni, dei profumi. Adoro il confronto con altre terre e culture, tutto fa parte del bagaglio che mi porterò dietro per sempre”.
Avevi già uno studio o altre attività a Grosseto? Porterai avanti anche altre collaborazioni?
“Da quando sono fuori non ho avuto altre attività a Grosseto, se non quella di tornare saltuariamente per esibirmi come performer. Adesso che sono qui conto in molte collaborazioni, anche con il Faq, tra l’altro la vigilia dell’inaugurazione prenderò parte alla serata Enjoy per promuoverla! Credo che ci si debba sempre aiutare tra colleghi e attività, soprattutto in tempi come questi l’unione fa la forza ed è anche bello poter interagire con persone nuove e creare nuovi scambi di lavoro”.
Hai un genere di tatuaggi su cui ti sei specializzata? Quale caratteristica particolare pensi che abbiano i tuoi disegni?
“Amo diversi generi di tatuaggi, il mio corpo stesso ne è la prova dato che ne ho moltissimi diversi sulla pelle! Comunque prediligo sicuramente il new school e il cartoon, specialmente se mi lasciano libera di spaziare con i colori e la fantasia! La caratteristica che penso abbiano i miei disegni è quella di essere un mix di tutta la mia formazione artistica, dal fumetto al ritratto alla pittura figurativa, e cosa più importante, tutti i disegni sono personalizzati per ciascun cliente”.
Quali sono per te le regole fondamentali per essere un bravo tatuatore? Ce n’è uno di fama che ammiri o dal quale attingi qualche spunto?
Essere un bravo tatuatore implica molte qualità, non solo la bravura artistica, ma anche il saper comunicare con il cliente, riuscire a plasmare ciò che loro desiderano e immaginano nella loro testa: in realtà ogni lavoro creato è una lettura anche interiore e psicologica della persona. Ammiro molti colleghi diversi per generi differenti, non ho una preferenza specifica per qualcuno, è talmente vasto e vario il campo che c’è da attingere da ognuno!”.
Chi è nata prima, la Jamaica artista del disegno e dell’inchiostro o quella del neo burlesque? Come hai fatto a scoprire e sviluppare questi tuoi talenti? Ne possiedi altri?
“Sicuramente è nata prima la Jamaica artista del disegno. Faccio disegni da che ho ricordo di aver tenuto una matita in mano e ho sempre seguito un percorso scolastico mirato all’arte e alla pittura, ho sempre avuto la passione per il disegno e ho avuto fortunatamente una famiglia che mi ha sempre incoraggiato nelle mie passioni. Soltanto da grande mi sono poi approcciata al neo burlesque, anche questa conseguenza dell’aver studiato danza fin dall’infanzia. Non amo elogiarmi, quindi se ho altri talenti lascio giudicare agli altri! So solo che tutto ciò che ruota nel mondo dell’arte, prima o poi..mi chiama!”.
Quali sono gli stili che più apprezzi?
“Ho sempre una tendenza dark in tutto quello che faccio, mi viene naturale. Anche se non amo le etichette devo ammettere che propendo in ogni cosa su questo genere dark fantastico, molto simile al mondo burtoniano”.
Oltre ai tatuaggi, hai altre passioni o hobbies?
“Molti! Anche se il tatuaggio mi porta via molto tempo, amo la musica e seguire i concerti in giro per l’Italia, ho anche cantato in alcune band per diversi anni! Anche il cinema e le serie tv rientrano tra le mie più grandi passioni.. e la buona cucina, sia mangiarla che cucinarla!”.
Hai un portafortuna o un capo d’abbigliamento che ti è caro e che non butterai mai?
“Ho un anello… anzi, il solo e unico anello del Signore degli Anelli! Mi accompagna da circa 10 anni e non posso proprio separarmene, ne ha viste troppe insieme a me!”.
Qual è in assoluto il tuo ricordo professionale più bello?
“Sicuramente in Giappone, a Tokyo. A parte l’amore che mi lega a quella terra, è stato meraviglioso avere solo conferme stando là, e il modo in cui mi hanno sempre accolto e lodato è impressionante, una gratificazione unica, quasi imbarazzante a tratti!”.