GROSSETO – “I cacciatori amano la natura – commenta Guido Donnini, vice presidente ATC Grosseto –, la rispettano e fanno il possibile per salvaguardarla, ogni giorno. È importante iniziare a vedere il cacciatore come colui che gestisce l’ambiente in maniera attiva attraverso il volontariato, e non ascrivere la caccia soltanto al periodo in cui è consentita l’attività venatoria. La partecipazione ad iniziative come quella a cui abbiamo partecipato ne sono l’esempio”.
L’Ambito Territoriale di Caccia di Grosseto è stato coinvolto in un progetto di valorizzazione ambientale di portata europea: Resto con Life, che interessa, tra gli altri territori, anche il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Il progetto, di durata pluriennale, ha l’obiettivo di riportare allo stato naturale sistemi complessi in parte modificati dall’uomo per salvaguardare la fauna e la flora originarie.
“Noi abbiamo partecipato, insieme anche all’ufficio caccia della Regione Toscana in provincia di Grosseto, alla cattura della lepre europea nell’isola di Pianosa – prosegue Donnini –. L’obiettivo di quest’azione è quello di eradicare questa specie, introdotta dall’uomo, per poi attuare un piano di reinserimento della lepre italica, che da sempre, invece, è stata presente sull’isola. Con i nostri cani da caccia abbiamo catturato le lepri europee che, dopo le dovute analisi sanitarie, sono state liberate nei territori delle diverse province che hanno preso parte all’azione”.
“È la prima volta – conclude – che i cacciatori vengono coinvolti attivamente in un progetto di valorizzazione ambientale all’interno di un Parco nazionale, il nostro auspicio è che questa diventi una buona pratica, perché lavoriamo tutti per un unico obiettivo: la salvaguardia e la tutela dell’ambiente naturale”.
Il Progetto RESTO CON LIFE “Island conservation in Tuscany, restoring habitat not only for birds” è un progetto Life Natura cofinanziato dalla Commissione Europea. Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano, beneficiario coordinatore, insieme ai beneficiari associati quali l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze e l’Ufficio Territoriale per la Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato, lavorano per migliorare lo stato di conservazione di habitat e specie rare, animali e vegetali nelle Isole di Pianosa, Elba, Montecristo e Giannutri.