CINIGIANO – C’è una violazione procedurale alla base dell’accoglimento, da parte del Tar Toscana, del ricorso contro la chiusura dell’ufficio postale di Cinigiano.
Il Tar ha infatti imposto a Poste di tenere aperto l’ufficio di Monticello Amiata. La sentenza, che è giunta oggi, è storica e fa ben sperare anche rispetto a tutti gli altri 57 uffici postali in Toscana (alcuni dei quali anche in Maremma) la cui posizione non è stata ancora discussa.
Cinigiano è dunque il primo Comune in tutta la Toscana che vede l’annullamento del procedimento da parte del Tar. La decisione del tar sarebbe stata presa in seguito ad una violazione procedurale da parte di Poste che si era impegnata ad organizzare incontri con i rappresentanti dei Comuni, cosa mai avvenuta. Questa assenza di un vero confronto con le amministrazioni sarebbe alla base della decisione del Tar.
Il Tar nei mesi scorsi aveva già deciso la sospensiva del provvedimento di Poste in attesa della sentenza. Per questo motivo gli uffici erano rimasti comunque aperti, ma il risultato di oggi non era affatto scontato.
«Una bella notizia – commenta Romina Sani, sindaco di Cinigiano – che premia il lavoro costante e la corretta impostazione del ricorso a cui il TAR della Toscana ha dato ragione. Privare Monticello Amiata di uno dei servizi essenziali per la popolazione sarebbe stato un duro colpo al sistema dei servizi e al benessere sociale della popolazione. Il Comune ha agito con decisione e senza clamori, decisi a chiedere il rispetto delle regole implicite nei servizi di pubblica utilità».
La sentenza farà giurisprudenza e apre la strada agli altri ricorsi che saranno discussi il 6 aprile e il 18 maggio.
«Bene per Cinigiano che non vedrà chiudere il proprio ufficio postale, bene al sindaco Romina Sani e l’auspicio che la sentenza sia pilota anche delle prossime – afferma il sindaco di Capalbio Luigi Bellumori -. Il Tar Toscana discuterà nel merito le prossime 58 riguardanti altrettanti uffici postali tra cui, a maggio, quello di Borgo Carige».