TORINO – Ha fatto tappa a Torino la campagna A World of Athletics ideata per promuovere nel territorio nazionale i Campionati Europei Paralimpici di atletica leggera che si svolgeranno a Grosseto dal 10 al 16 giugno e che porteranno nella città maremmana oltre 700 atleti di 40 paesi a caccia dell’ultima opportunità per ottenere il pass per le Paralimpiadi di Rio. Questa volta ad essere protagonisti dell’incontro “A scuola con il campione paralitico” sono stati gli atleti azzurri Carmen Acunto e Roberto La Barbera che hanno presentato a 150 studenti degli Istituti Scolastici Giulio e Regina Margherita il doppio appuntamento agonistico che metterà Grosseto al centro dell’atletica paralimpica mondiale. La rassegna continentale in programma allo Stadio Zecchini sarà infatti anticipata l’8-10 aprile dagli Italian Open Championships, la tappa italiana del circuito mondiale IPC Athletics Grand Prix.
Dal lunghista amputato La Barbera, vincintore in carriera di 14 allori iridati e continentali T44 tra cui un argento alle Paralimpiadi di Atene nel 2004, arriva subito un invito agli studenti: “Avere un Europeo in casa è il sogno di ogni atleta. Venite a Grosseto a seguire le gare paralimpiche, non vi rendete conto della bellezza del nostro sport. Questo è un mondo fantastico, il vero spettacolo è vedere atleti in piedi, amputati e in carrozzina fare sport tutti insieme. Tutti abbiamo le stesse possibilità ma bisogna rimboccarsi le maniche. Io ero un ballerino e ho perso la gamba a 18 anni per un incidente in moto. Quando ho scoperto l’atletica e ho iniziato ad allenarmi 5-6 ore al giorno alla tarda età di 30 anni, la vita di ballerino mi ha aiutato a recuperare gli anni persi e mi ha permesso di arrivare ai vertici mondiali in questo sport. A Grosseto mi piacerebbe arrivare a medaglia”.
Per il primatista italiano del lungo (6,50 metri) però la vittoria più bella risale a qualche giorno fa, quando una mamma di un bambino che ha perso un piede lo ha chiamato perché dopo un anno e mezzo non riusciva ad avere una protesi e “ha visto in me una persona che li avrebbe potuti aiutare per farlo tornare a camminare di nuovo”. Con la stessa passione ed entusiasmo parla la lanciatrice in carrozzina Carmen Acunto, che con la maglia azzurra ha conquistato due medaglie europee nel disco e nel peso per la categoria F55: “Ho iniziato a praticare atletica con i giochi studenteschi prima del mio incidente. Ho lanciato il peso e poi non ho più smesso. Dopo due anni in cui ho vissuto male la mia situazione in sedia a rotelle, i lanci sono stati l’aiuto per iniziare la mia nuova vita da seduta. Le cose sono arrivate poco alla volta, con tanta pazienza.
Ho provato a lanciare per curiosità e ancora dopo 20 anni di attività posso dire di essere contenta di esserci riuscita. In Nazionale mi chiamano Big Mama che forse mi fa sentire un po’ vecchia, ma mi dà tanta emozione sapere che le ragazze giovani contano su di me. Quando siamo in trasferta, oltre al risultato, conta il grande bagaglio interno che riesci a trasmettere ai tuoi compagni di squadra”.
La Acunto, assessore allo sport del suo paese San Salvatore Monferrato, ha anche chiesto agli studenti l’idea di un tatuaggio per gli Europei: “Vorrei portarvi con me a Grosseto. Se mi suggerirete un piccolo disegno, me lo tatuerò sul braccio per ricordare questa giornata”.
Il Presidente della FISPES e del Comitato Organizzatore di Grosseto 2016 Sandrino Porru ha espresso tutto l’orgoglio di avere in squadra i due veterani: “Sono due atleti che rappresenteranno a testa alta l’Italia agli Europei e che sono riusciti a fare del pragmatismo contro la sfortuna della disabilità la loro forza di vita, e del sorriso lo scudo per combattere le avversità. Lo sport paralimpico fa capire che nulla è impossibile e che dietro la disabilità c’è un valore che riempie i cuori. L’Europeo non è solo gareggiare sul campo di Grosseto, ma è una progettualità più ampia che mira a coinvolgere tutta l’Italia in quel Mondo di Atletica (A World of Athletics) che unisce tutti indistintamente”.
Sulla stessa falsa riga l’intervento del Presidente FIDAL Piemonte Maurizio Damilano: “L’accordo tra FIDAL e FISPES dello scorso luglio è un’enorme opportunità. Gli atleti paralimpici sono in grado di fare cose eccezionali e gli Europei saranno un momento di valorizzazione di questo forte legame. L’Atletica è il primo sport per la formazione fisica e la scuola è un punto di partenza per fare sport oltre che un momento di aggregazione fondamentale. Lo sport ha la capacità di muovere lo spirito delle persone e far capire il senso della vita”.
Il Presidente del CIP Piemonte Silvia Bruno ha raccontato invece l’eredità che hanno lasciato le Paralimpiadi del 2006 a Torino: “I Giochi sono stati il volano per la crescita del movimento paralimpico. Il messaggio che vogliamo dare con la nostra esperienza nel territorio è che c’è sempre una disciplina per qualsiasi tipo di disabilità. Non è necessario diventare campioni, l’importante è che tutti abbiano la possibilità di provare”.
Nel corso dell’incontro, realizzato in collaborazione con l’Ufficio Educazione Fisica di Torino, è stata annunciata l’importante partnership che legherà Fiat Autonomy agli Europei di Grosseto. Con questo accordo Fiat Autonomy, che realizza servizi e mezzi di trasporto individuali e collettivi destinati a chi ha ridotte capacità motorie, prosegue il costante impegno del Gruppo FCA a supporto del mondo dei disabili e verso lo sviluppo di speciali prodotti e allestimenti che favoriscono il loro avvicinamento all’automobile.
Per parola del suo Direttore, Umberto Murazio: “È dal 1995 che crediamo che l’automobile sia un mezzo importante per le persone con disabilità che vogliono raggiungere la loro autonomia. Il nostro impegno sportivo nasce con le Paralimpiadi di Torino, a cui poi sono seguiti da parte dell’azienda importanti investimenti nelle varie discipline paralimpiche, negli atleti e nelle persone. Sostenere l’atletica e gli Europei va proprio in questa direzione. Noi da sempre crediamo nell’integrazione, nella mobilità e nell’autonomia”.