ORBETELLO – «Dopo quanto successo oggi, prima la Paffetti se ne va dal Comune e meglio è per tutti.» Intervengono così i Moderati ad Orbetello dopo che la diatriba sulla convocazione di un consiglio comunale, di cui si parla da giorni, è stata chiusa pubblicamente dal primo cittadino con un annuncio pubblico in cui ha dichiarato che non c’è, al momento, la necessità di convocare un consiglio comunale.
«Stamattina ci siamo recati in Comune per rappresentare nuovamente al sindaco la necessità e l’urgenza di convocare il consiglio comunale quanto prima così come era stato sollecitato nei giorni scorsi, per approvare alcune delibere riguardanti varianti urbanistiche (ormeggi sull’Albegna e regolamento urbanistico), riconoscimento di spese fuori bilancio e soprattutto le compensazioni dei ributi e la modifica al regolamento IUC che consente ai contribuenti colpiti dall’alluvione del 2014 ad ottenere varie riduzioni e l’esenzione totale per il 2016 – spiega Carlo Vaselli, anche a nome dei consiglieri Chiavetta e Miralli – l’intenzione era quello di poter riunire da subito il consiglio per lunedì 29 febbraio, data che andava bene anche alla Paffetti la quale riteneva più opportuno aspettare ancora due o tre giorni per stilare l’ordine del giorno e quindi fare la convocazione».
«Questo è quanto ha assicurato il sindaco al presidente del consiglio di fronte ai consiglieri Chiavetta, Miralli e a due funzionarie del Comune. Nel primo pomeriggio, con nostra grande sorpresa, la Paffetti ha emesso un comunicato stampa dove si è rimangiata tutto quello che aveva promesso e quindi, dopo di ciò, viene meno tutta la sua credibilità. Non solo – continuano loro – si arroga persino il diritto di convocare il consiglio comunale quando lo statuto all’articolo 8 recita che ”il presidente rappresenta il consiglio comunale, cura, di concerto con il sindaco “ e l’art.20 del regolamento del consiglio comunale, ancora più categorico, “la convocazione del consiglio comunale è disposta dal presidente del consiglio.”»
«Non c’è dubbio quindi che la Paffetti trova solo scuse puerili per “resistere” e non è vero che vuole dare alcune risposte al territorio e alla popolazione orbetellana – si legge nella nota -: è ormai chiaro a tutti che l’unica cosa a cui tiene è la poltrona da cui non vuole schiodarsi nonostante non abbia più una maggioranza che ha perduto solo per colpa sua: la sua arroganza, le sue prese di posizioni, i suoi ritardi, il suo modo di essere ha sempre diviso e mai unito la coalizione di centrosinistra e c’è voluta tutta la buona volontà degli assessori e consiglieri di maggioranza se ha resistito fino ad oggi: anzi, alcuni si sono defilati da lei da diverso tempo, anche del suo partito».
«Per lei non ci sono urgenze se non le sue (agli appuntamenti arriva sempre in ritardo e a volte non arriva mai), non ci sono responsabilità che attribuisce sempre e comunque agli altri: e lo fa convinta anche se le sue affermazioni sono piene di inesattezze come quelle che “se va via lei si ferma tutto”. Non è così: se c’è lei si ferma tutto come quando dopo l’alluvione non sapeva dove mettere le mani e solo grazie a due assessori stakanovisti e ad un presidente equilibrato è riuscita e rimettere in carreggiata l’amministrazione comunale. Se va via non succede nulla – concludono loro – perché gli atti delle opere pubbliche e private sono già ben avviati sia da un punto di vista politico che amministrativo per cui i dirigenti comunali si da ora sono tutti in grado di mandate avanti gli atti necessari.»