GROSSETO – Cinque progetti e cinque compagni di viaggio. Lorenzo Mascagni inizia a disegnare la città di domani e lo fa insieme a cinque grossetani, «gente normale» che in questi giorni gli sta dando una mano «a capire cosa va e cosa non va» di Grosseto.
«È giusto iniziare a parlare di programmi – ha detto Mascagni di fronte ai giornalisti nella sede del suo comitato elettorale, appena inaugurata in Corso Carducci – e lo voglio fare attraverso alcune proposte concrete».
Proposte che fanno parte del pacchetto #Cinquein100, cioè, come ha spiegato il candidato Pd alle primarie del centrosinistra, «idee che possono essere realizzate nei primi cento giorni da sindaco».
#Cinquein100: le proposte concrete – I cinque punti di Mascagni partono dalla bellezza e arrivano ai “paesi e mare” passando per la visibilità, la crescita e la protezione.
Sulla “bellezza” Mascagni agirà come il «sindaco delle buche» per combattere il degrado anche con la creazione di una task force di operatori. Un pronto intervento per la manutenzione e l’igiene pubblica. Tra le proposte il recupero del Garibaldi per farlo diventare la casa del volontariato sociale.
L’idea che sta alla base della “visibilità” è rendere la “città visibile” cioè contrapporla alle zone “invisibili”, degradate abbandonate. Insomma rendere migliore la città. E qui i progetti riguardano incentivi per per chi apre un negozio in centro, ma anche illuminare le Mura, aumentare i controlli della Municipale e affidare la loro gestione a collaborazioni culturali e commerciali. «Insomma rendere vive le Mura».
Per la “crescita” Mascagni punto su scuola, imprese e amministrazione. In questi tre ambiti Mascagni agirà creando dei nuovi servizi per recuperare e scovare risorse siano queste regionali, statali o europee.
«Una città è sicura se è anche una città solidale e deve proteggere le fasce più deboli». Per questo parlando di “protezione” Mascagni mette tra le prime proposte quella di aiutare chi è più in difficoltà anche promuovendo la realizzazione della nuova sede della Caritas alla cittadella dello studente.
«Grosseto non è solo la città». Così Mascagni ha voluto pensare anche ai “paesi e al mare”. Ogni paese avrà una sua chiave, una sua identità precisa: olio per Batignano, beni archeologici per Roselle, la Natura ad Alberese, paesaggio a Montepescali, tradizioni Istia. Due idee importanti invece per Marina e Principina: la realizzazione del ponte che collega la zona artigianale e gli investimenti sui percorsi ciclabili.
(nella foto da sinistra: Marilia Forteleoni, Francesco Rustici, Lorenzo Mascagni, Ulrica Fatarella, Simone Rusci e Andrea Righini)
I cinque compagni di viaggio di Mascagni – “Insieme” è una parola che Mascagni usa spesso e anche oggi per presentare i suoi primi progetti sulla città ha voluto intorno a sé cinque cittadini: l’architetto Simone Rusci, il direttore del Consorzio tutela del Pecorino Toscana Andrea Righini, l’imprenditrice Ulrica Fatarella, il medico Marilia Forteleoni, e il ricercatore Francesco Rustici. Cinque persone con competenze su vari aspetti della città, quelli toccati anche nelle cinque idee. Dall’urbanistica con Rusci per pensare ad una città diversa, allo sviluppo economico da basare anche sulle produzioni agroalimentari con Righini, al tema della sanità con la dottoressa Forteleoni, al mondo dei giovani e dell’università con Rustici al tema della sicurezza con Fatarella. Lei imprenditrice in questi mesi è diventata un simbolo di chi nonostante i furti subiti nella sua attività, ha rialzato la testa per continuare a difendere il suo lavoro e la sua azienda.