GROSSETO ā Un effetto lāappello del vescovo Rodolfo Cetoloni lāha giĆ ottenuto. A poche ore dalla sua diffusione e dallāinvio ai diretti interessati, i candidati hanno voluto subito condividerlo e ad accoglierlo.
Ecco i loro punti di vista (in ordine alfabetico)
Paolo Borghi (Pd candidato alle primarie)- Ā«Accolgo con piacere la lettera fraterna del Vescovo Rodolfo a chi si candida a governare la cittĆ di Grosseto. Eā un appello alla buona politica che mi sento di sottoscrivere in pieno. Chi oggi si confronta per diventare Sindaco di Grosseto lo deve fare con spirito unitario e di servizio verso una terra che ha bisogno di condivisione e solidarietĆ .
Ā«Ci sarĆ competizione, ma dovrĆ essere animata da rispetto e passione civica per fare il bene della nostra cittĆ . Una comunitĆ , la nostra, dove a causa della crisi economica, emergono sempre nuove criticitĆ che la dilaniano profondamente.
Episodi drammatici come quello accaduto recentemente dellāanziano morto in auto non dovranno piĆ¹ ripetersi e sono una sconfitta bruciante per tutti noi. La Grosseto che voglio e che, sono sicuro, vogliono tutti i candidati ĆØ una Grosseto che torni ad essere una cittĆ a misura dāuomo dove non si pensi minimamente che la risposta alla criminalitĆ sia il āfar westā, ma lāinclusione sociale. Per fare questo cāĆØ bisogno che la politica torni a parlare ai cittadini colmando quel solco creato in questi anni. Eā il mio impegno di questi anni e lo ĆØ ancora di piĆ¹ in queste settimane. Dallāascolto dellāaltro passa il rispettoĀ».
Ā«In questi mesi di campagna elettorale, quindi, auspico da tutti gli attori della politica locale non solo correttezza e moderazione, ma sopratutto estrema concretezza nelle proposte per fare in modo che i cittadini possano capire e scegliere consapevolmente per il bene di GrossetoĀ».
Giacomo Gori (Movimento 5 Stelle) āĀ āNei luoghi ideali in cui chi urla piĆ¹ forte ĆØ premiato; lĆ dove parlare ai bassi istinti delle persone puĆ² significare acciuffare qualche voto in piĆ¹, noi non ci saremo. Ā Credo nei contenuti, nella bontĆ delle idee. Da sempre. Al pregiudizio di chi innalza muri preferisco la fermezza di chi ā a condizioni chiare ā costruisce ponti. Questo per me significa far politica. Integrazione: reale, non quella che termina quando finiscono le frasi di circostanza; e rispetto. A cominciare dal rispetto per lāavversario. Ecco perchĆ© accolgo con vivo entusiasmo lāintervento del nostro vescovo.
SƬ, perchĆ© una competizione sana, fatta su metodi e meriti delle vicende rappresenta, senza ombra di dubbio, un vantaggio enorme per i cittadini. Persone che devono essere consapevoli dellāofferta politica e di prospettiva che ĆØ loro rivolta. Un qualcosa che non si lega a derive populiste e denigratorie. Per questa ragione ho deciso di mantenere un basso profilo in molte delle delicate, a volte, purtroppo, persino tragiche, circostanze che hanno scandito il dibattito cittadino. Muoversi in punta di piedi: ecco, la politica dovrebbe anche imparare questo. Imparare quando ĆØ il caso di fare un passo indietro. Quando ĆØ il caso di non rendere ogni avvenimento merce da gettare nel fuoco della campagna elettorale. Quando ĆØ il caso di lasciare spazio a una sola cosa: il silenzio.
Allāestetica lanciata da chi gonfia i muscoli noi preferiamo lāetica. No al fare becero e supponente di chi pensa di avere la veritĆ in tasca. No alla spaccatura di un territorio che ha bisogno di tutto, fuorchĆ© di affrontare diviso le sfide del domani.
Nel concreto, mi preme sottolineare ancora una volta la nostra presa di posizione a favore dellāidea che vede la nuova sede della Caritas alla cittadella dello studente. Scelta osteggiata da molti e invece da noi condivisa, anche in virtĆ¹ dello stretto rapporto che puĆ² sorgere tra cura del disagio e universo giovanile. PerchĆ© non ĆØ scansando chi prova dolore che questo stato dāanimo e dāessere viene cancellato. E non ĆØ chiamando degrado la sofferenza delle persone che questa viene sanata. Occorre rispetto. E dove ci sarĆ questo, dove ci saranno idee realizzabili, calore sociale e senso di comunitĆ noi ci saremoā.
Lorenzo Mascangi (Pd candidato alle primarie) ā Ā«Come grossetano mi viene da dire grazie al Vescovo perchĆ© il suo messaggio mi sprona a prendere con ancor piĆ¹ entusiasmo e convinzione lāimpegno a mettermi a disposizione della cittĆ . Lāidea di politica che mi appartiene e che anche in questi giorni sto raccontando alle persone che incontro ĆØ quella che mi accompagna fin da ragazzo e che ho assimilato anche nellāassociazionismo cattolico. Eā lāidea che in una realtĆ sempre piĆ¹ articolata, complessa, plurale il principale compito di chi assume un impegno nella politica e nelle istituzione deve essere quello di ricomporre in unitĆ . Siamo tanti e diversi e questa ĆØ una ricchezza se la politica ĆØ capace di farsi carico delle diversitĆ per costruire ponti. Ecco perchĆ© alla politica urlata, preferisco quella ragionata, certamente meno popolare oggi, ma sono convinto piĆ¹ capace di rispondere ai bisogno della gente e anche piĆ¹ capace di essere rispettata. La politica per me ha anche la funzione di tutelare gli oppressi. Oggi cāĆØ chi tende, anche nella nostra cittĆ , a considerare ogni forma di marginalitĆ sociale solo come un problema da eliminare dallo sguardo, se non addirittura ad assimilarlo al degrado. Penso che la politica cittadina debba invece riaffermare il valore di ogni persona, che mai puĆ² essere trattata come un problema o un peso di cui sbarazzarsi. Grazie, pertanto, al Vescovo che si ĆØ assunto lāimpegno di aiutarci tutti a rimettere a fuoco le ragioni per le quali ci si impegna nelle istituzioni e per la luciditĆ con cui ha centrato gli elementi di maggior debolezza della politica. Le sue parole sono un aiuto per tutti, anche per i cittadini a non stare ai margini della vita pubblica, ma a riappropiarsene con rinnovato entusiasmoĀ».
Antonfrancesco Vivarelli Colonna āĀ Le parole di un Vescovo non si commentano. Si leggono. Si meditano.Ā I pensieri che Sua Eminenza, Monsignor Cetoloni, ha voluto dedicarci sono il segno tangibile della cura amorevole di un padre nei confronti dei propri figli. Noi li accogliamo cosƬ, con profondo rispetto e gratitudine.
Lāimpegno quotidiano, mio personale e di tutta la coalizione che mi sostiene, ĆØ stato, fin dal primo momento, quello di essere positivi e propositivi: vogliamo fare e fare bene. Non siamo interessati a promesse vuote e ci ripugna qualunque attacco che possa ledere la dignitĆ dei nostri avversari.
Noi ci confronteremo sui contenuti, perchĆ© lāunica cosa che ci interessa ĆØ restituire bellezza e benessere alla cittĆ e alla nostra comunitĆ . Da troppo tempo, ormai, attraversiamo una crisi economica che pare intaccare persino la nostra stessa umanitĆ : mi capita giĆ di ricevere messaggi drammatici da parte di cittadini disperati. Ogni parola ĆØ, per me, un dolore profondo che ha giĆ tutto il peso della responsabilitĆ che ci attende. Ć per questo che la solidarietĆ sarĆ la nostra stella polare: dovremo essere baluardo nei confronti della tante, troppe, nuove fragilitĆ .
Con tutta la passione che il mio cuore grande mi regalerĆ ogni giorno, raccolgo lāappello che oggi ci arriva: siamo disponibili fin da subito ad un incontro con la Curia per ascoltare le proposte e i consigli che ci vorrĆ dare. Ogni parola sarĆ , per noi, una indicazione preziosa che faremo nostra e che ci impegneremo a votare nel primo Consiglio comunale della nuova legislatura.