GROSSETO – In provincia di Grosseto oltre 23 milioni di euro di investimenti nel settore della depurazione e fognatura per il quadriennio 2014 – 2017 (nella foto in alto Tiberio Tiberi e Aldo Stracqualursi)
Oggi Acquedotto del Fiora ha presentato gli interventi effettuati e quelli in programma nel comparto della collettazione fognaria e della depurazione delle acque reflue sul territorio grossetano, dove il gestore ha in carico 1418 chilometri di rete fognaria e 172 impianti di depurazione e fosse Imhoff.
Nel territorio gestito da Acquedotto del Fiora ci sono 346 scarichi completamente depurati o dove è in corso la realizzazione di nuovi impianti (Arcidosso, Manciano e Paganico), ovvero il collettamento ad impianti esistenti (Montalcino), a servizio di 511.695 abitanti equivalenti pari al 94% dell’intera utenza, a fronte di una media nazionale di circa il 70%.
Restano da depurare 351 scarichi, per complessivi 31.635 abitanti equivalenti. Di questi 22 scarichi compresi tra 200 e 2000 abitanti equivalenti saranno sottoposti a trattamento di depurazione entro il 2021, in accordo con la normativa regionale concordata con la Commissione Europea. I restanti 329 sono al di sotto di 200 abitanti equivalenti recapitanti in acque dolci, a tutti gli effetti considerati dalla vigente normativa regionale dei trattamenti appropriati e non necessitano di specifici interventi strutturali.
A seguito di valutazioni tecnico operative, una parte di tali scarichi potrebbe essere comunque oggetto di interventi. Per tutti, saranno garantite misure di controllo e manutenzione volte sia a garantirne il regolare deflusso che a prevenire eventuali criticità ambientali e/o sanitarie.
Complessivamente negli anni 2014 – 2017 gli investimenti nella collettazione fognaria e nella depurazione delle acque reflue in provincia di Grosseto ammontano a oltre 23 milioni di euro su un importo complessivo per tutto il territorio gestito di oltre 36 milioni di euro. Tutti i comuni sono stati coinvolti o saranno coinvolti da interventi di adeguamento degli impianti e di potenziamento e consolidamento della rete fognaria.
L’unico impianto di depurazione e relativa rete che collega le stazioni di sollevamento non gestito da Acquedotto del Fiora nella provincia di Grosseto è quello di Monte Argentario e Orbetello, che l’ex commissario delegato al risanamento della Laguna di Orbetello ha affidato a Integra.
Questi gli interventi più significativi:
Grosseto: sono stati realizzati lavori di adeguamento ed è in fase di aggiudicazione l’intervento per l’inserimento di una nuova sezione di disidratazione fanghi presso l’impianto di San Giovanni. È inoltre previsto l’intervento per l’adeguamento del depuratore di Batignano.
Arcidosso: è in corso di realizzazione la rete fognaria e sta per iniziare la realizzazione del depuratore.
Campagnatico: lavori di adeguamento all’impianto di depurazione e alla fossa imhoff. Capalbio: avviato l’intervento di adeguamento del depuratore di Acqua Salsa, in corso di realizzazione il collettore tra Poggetti e Borgo Carige e prevista la realizzazione di un nuovo depuratore a Borgo Carige.
Castel del Piano: è stato potenziato e innovato il depuratore di “Marinella”.
Civitella Paganico: sono in fase di conclusione i lavori per la costruzione dell’impianto di depurazione a servizio della frazione di Paganico.
Gavorrano: è in fase di progettazione il depuratore di Bagno di Gavorrano.
Manciano: avvio della realizzazione del depuratore e della rete fognaria.
Roccastrada: completata la rete di raccolta e depurazione delle acque reflue di Sassofortino e Roccatederighi.
Scansano: realizzati interventi di adeguamento funzionale all’impianto di depurazione fosso dei Molini e in fase di realizzazione l’impianto di depurazione di Pomonte, il cui importo è stato anticipato dal Comune e sarà rimborsato nel 2021.
“Acquedotto del Fiora prosegue il proprio impegno nelle opere di infrastrutturazione del sistema idrico integrato nel territorio, con particolare attenzione alla depurazione – commenta il presidente di Acquedotto del Fiora Tiberio Tiberi – Proprio in tale settore, la costruzione di nuovi impianti per tutti gli scarichi di oltre duemila “abitanti equivalenti” ha evitato al nostro territorio le sanzioni europea relative all’anno 2016 che nello scorso mese di novembre hanno colpito le regioni italiane per un ammontare complessivo di oltre 600 milioni”. “Il piano di investimenti nella depurazione, in fase di realizzazione in sinergia con le amministrazioni locali, – conclude Tiberi – ha come scopo il costante miglioramento del servizio ai cittadini, ma si pone anche l’obiettivo di garantire e preservare i luoghi in cui operiamo e viviamo, di grande pregio paesaggistico ed ambientale e volano sia di interesse turistico che di agricoltura di qualità”.