ORBETELLO – «Leggo con molto interesse annunci e inviti alla responsabilità da parte del sindaco Monica Paffetti, ma voglio essere io, questa volta, a chiedere a lei stessa un vero atteggiamento responsabile: quello di fare un passo indietro. Facciamolo entrambi. Io sono disponibile, e lei?».
Irrompe così nel cuore della crisi politica orbetellana Mario Chiavetta, l’ex-assessore esponente dei Moderati che avrebbe potuto partecipare alle primarie, qualora fossero state programmate: «Sì perché mi chiedo cosa significhi esserlo – continua lui – forse è responsabile un sindaco che in una legislatura ha perso continuamente e costantemente pezzi importanti della coalizione che l’ha aiutata a vincere le elezioni e governare il Comune? E’ da responsabili aver perso l’assessore Ragusa, l’assessore Baghini, il consigliere De Santis ed infine noi tre del gruppo dei Moderati? Così come mi chiedo se è responsabile una persona che alimenta criticità’ dentro il proprio partito: perché, sbaglio o la raccolta firme dell’assessore Barbini della scorsa settimana, promossa dal segretario del partito Cristiano Vadi, era un tentativo di riunire il Pd? Segno evidente che “qualcun altro” lo aveva diviso. Il fatto sconvolgente, in realtà – continua Chiavetta – è che chi chiede sempre responsabilità’, poi non la da mai: basta vedere come il sindaco ci ha dapprima cercato per rilanciare l’azione amministrativa, salvo poi scaricarci a pochi mesi delle elezioni, spaccando il centrosinistra, rifiutando le primarie ed arroccandosi in posizioni di potere senza tenere in considerazione i sondaggi fatti dal suo partito che la davano con un indice di gradimento non più’ recuperabile. E’ curioso che, in tali circostanze, si chieda responsabilità a chi, come me, ha rifiutato la poltrona offerta da vicesindaco, dimettendosi, e dimostrando di non essere attaccato ad un carica come invece adesso “qualcun altro” fa».
«Quella si che sarebbe stata un’operazione di potere che i cittadini non avrebbero compreso e che non fa parte della mia storia politica e personale, visto che due anni fa, entrando in giunta, mi sono preso le mie responsabilità verso i cittadini e ciò che ho fatto è sotto gli occhi di tutti: ho organizzato il lavoro e costruito stando sempre al pezzo, sempre presente, sempre in Comune cercando di mettere sempre tutto il mio impegno. Perché il sindaco di un Comune come Orbetello non può avere anche il tempo di fare il medico di base, ma deve stare in Comune, sempre. Per questo respingo con forza certe accuse al mittente – conclude il giovane politico – perché, in realtà, fino a pochi giorni chiedevo solamente la stessa democrazia da lei invocata cinque anni fa, quando lei stessa volle le primarie. Per questo giudico l’atteggiamento del sindaco di estrema irresponsabilità’, sia istituzionale che politica, frutto di un metodo arrogante che credevo ormai sepolto».