GROSSETO – Pace fatta, capo ha. Questo è almeno l’aria che si respira nel Pd dopo l’assemblea di ieri sera e dopo l’intesa raggiunta con la nuova cabina di regia a prova di manuale Cencelli.
Un partito che per affrontare la salita delle primarie prima e il gran premio della montagna delle elezioni dopo ha scelto di cominciare a pedalare unito uscendo dalle secche delle beghe interne e del “comando io, comandi te”.
E per marciare tutti insieme dopo le tensioni degli scorsi giorni, oggi i due candidati, Paolo Borghi e Lorenzo Mascagni, hanno scritto insieme un messaggio di distensione. Insomma per il momento la fase più insidiosa per il Pd sembra alle spalle. Da oggi in poi sembrano dire i due vogliamo parlare di programmi e non di correnti, appoggi e attacchi personali. Un appello che suona anche come un auspicio, che naturalmente rassicura sulla mini campagna elettorale per le primarie, ma non garantisce sul risultato. Per capire quanta lealtà e quanto rispetto ci sarà tra i due candidati in queste corsa per le primarie ci sarà tempo. La partenza però sembra buona. E non era scontato.
Ecco l’appello firmato da Paolo Borghi e Lorenzo Mascagni.
«Ci sono vari modi per scegliere i candidati alla guida di una città: si può farlo attorno ad un tavolo, nella stanza di una segreteria, con alcuni clic… oppure lo possiamo fare dando la parola alle persone.
Il PD, con le primarie, ha scelto di dar voce al proprio popolo e così sarà anche per noi il prossimo 6 marzo.
Queste settimane ci vedranno in mezzo ai cittadini a presentare la nostra proposta di città, all’insegna del cambiamento ma anche della valorizzazione di quanto di buono è stato fatto in questi anni.
Ci piace sottolineare che per noi sarà un confronto leale e rispettoso e che saremo animati da un unico obiettivo: rendere più forte il candidato che vincerà le primarie in vista delle elezioni amministrative.
Accogliamo per questo con molta soddisfazione la decisione dell’assemblea comunale di rifuggire ogni ipotesi di commissariamento e di rendere più forte l’unità del nostro partito; la ritrovata coesione e l’approvazione delle regole delle primarie ci darà la possibilità di affrontarle con la massima serenità.
Il pluralismo, anche di profili personali, è un valore se si articola nel rispetto delle regole che ci siamo dati con il nostro partito e con la coalizione.
Ne siamo certi: con l’impegno di tutti, le primarie saranno una festa di democrazia!».