GROSSETO – «Ci siamo sempre definiti una coppia particolare, io disabile e lui transgender» Ilaria parla con semplicità della sua storia d’amore iniziata due anni fa. La sua vita si è intrecciata a quella di Damian, un ragazzo maremmano, nato 35 anni fa come Giovanna. Una storia oltre le barriere, quelle della disabilità e quelle del pregiudizio.
Ilaria racconta di aver conosciuto Damian, attraverso un’amica, tramite Facebook. «Non sapevo che fosse transgender, lui aveva iniziato la cura ormonale da soli tre mesi, lui però mi ha detto tutto quasi subito – racconta –; io comunque l’ho visto sempre come un ragazzo. Come del resto si è sempre visto lui, tanto che già prima di iniziare la cura ormonale aveva un accenno di barba».
«Ci definiamo una coppia particolare – prosegue Ilaria – io sono disabile al 100% e vivo in sedia a rotelle da quando sono nata». Ilaria ha lasciato la sua terra, La Spezia, per venire ad abitare a Roselle con Damian. Le difficoltà non mancano, quello di Damian è infatti un percorso non semplice, molto travagliato a livello psicologico, un percorso che, con la sentenza di un mese fa, ha trovato un primo approdo. Damian ha infatti chiesto e ottenuto, dal tribunale di Grosseto, il cambio anagrafico di sesso anche se non ha ancora effettuato l’intervento chirurgico che lo trasformerà a tutti gli effetti in un uomo.
Non è semplice dover spiegare ogni volta a chi non ti conosce, come mai il tuo nome, i tuoi documenti non hanno nulla a che fare con il tuo aspetto.
«A volte ero costretta a spacciarmi per lui, per telefono, perché la sua voce maschile non si accorda con il nome di Giovanna – confessa Ilaria -. Ma il percorso è comunque solo all’inizio: ora Damian sta facendo le pratiche per rinnovare i documenti, poi, tra marzo e aprile, si sottoporrà alla mastectomia per asportare il seno, mentre per quanto riguarda l’operazione di ricostruzione per il cambio di sesso preferiremmo andare all’estero per un risultato più soddisfacente, e stiamo ancora cercando perché si tratta di un intervento molto complesso».
Ilaria non è preoccupata dei cambiamenti che la loro coppia potrebbe vivere da un punto di vista fisico e anche sessuale. «I cambiamenti li vedo giorno per giorno, è un cambiamento fisico costante. Ma la percezione che io ho avuto di lui, da sempre, è quella di un uomo». Ilaria racconta di non aver incontrato ostilità nel loro cammino, ma comprensione. Una vita come tante, una casa assieme, a Roselle («Ma stiamo cercando di venderla per trovarne una senza barriere architettoniche»), la famiglia, gli amici. E tanto coraggio: il coraggio di amarsi oltre le difficoltà e i pregiudizi.