GROSSETO – «Non ci appassiona questo clima di tensione che si registra nel Pd» a parlare è Emanuel Cerciello, commissario provinciale Udc, durante la presentazione dell’accordo programmatico tra Udc e Raggruppamento politico autonomo per le prossime elezioni. Il nuovo soggetto politico aggregato non ci sta ad un ruolo da comprimari. «Non vogliamo essere i parenti poveri della coalizione ma in un rapporto di pari dignità». Precisa Gabriele Bellettini, padre storico dell’Udc maremmana.
Il clima che si respira in merito alle prossime primarie sembra preoccupare Cerciello «Nel Pd c’è una lacerazione evidente a tutti, e questo non va bene: ai miei tempi i panni sporchi si lavavano in casa. Quel che vedo invece è una lotta, una guerra tra i candidati facendo leva sui mass media. Per questo faccio appello alla dirigenza Pd perché trovi una quadra per ricopmporre i dissidi interni. La differenza di vedute fa parte della democrazia, ma va gestita diversamente». «Ci ha dato fastidio – gli fa eco Bellettini – che il Pd si sia spaccato in fase elettorale e che abbia espresso due candidati».
Anche per questo motivo, al momento la decisione è di non schierarsi tra i due candidati Pd «Diventa difficile per noi andare dalle persone e dire di votare l’uno o l’altro, quando la gente vuol sentir parlare di problemi concreti. Per il momento l’assemblea del partito non si è espressa né per l’uno né per l’altro ma mi ha chiesto di contattare il segretario del Pd affinché possa portare la nostra preoccupazione per questo clima di tensione evidente». Anche per questo non è ancora esclusa la partecipazione a queste primarie con un proprio candidato, e in molti nell’Udc vedrebbero Emanuel Cerciello come la figura ideale.
Per ora comunque quel che è certo è il persocorso comune che Udc e Raggruppamento politico faranno assieme. «Quello che abiamo fatto non è un accordo per spartire qualcosa, ma un accordo programmatico, tanto che le prossime elezioni non saranno un arrivo ma un punto di partenza – afferma Cerciello -. Sicurezza, sviluppo economico, lavoro, ambiente e una visione urbanistica della città per i prossimi 20 anni».
Per quanto riguarda il tema della sicurezza Cerciello precisa «Noi non siamo qui per cavalcare gli istinti che vengono dalla pancia della gente. Quello che vogliamo fare è presentare progetti, non demagogia».
Francesco Donati per Raggruppamento politico autonomo aggiunge «La città ha bisogno di lavoro, economia, sviluppo, attività produttive. Cose che migliorino la situazione sia sotto il profilo sociale che economico. Serve una visione d’insieme: parlare di lavoro significa parlare di tutta un’altra serie di elementi. Abbiamo uno studio sullo sviluppo del centro storico ad esempio. Ma sappiamo anche – conclude – che è inutile porre il problema dell’agroalimentare se non abbiamo le infrastrutture».