ORBETELLO – A pochi giorni dal convegno sulla sanità che si svolgerà venerdì 19 febbraio all’oratorio Sant’Antonio ad Orbetello, Forza Italia lagunare riprende i pensieri del suo coordinatore regionale, Stefano Mugnai, ed anticipa alcuni dei temi su cui si discuterà sul caso del San Giovanni di Dio.
«Orbetello non merita una riforma del genere. Stiamo assistendo ad una continua e progressiva riduzione di servizi con la complicità dell’amministrazione locale che accetta senza colpo ferire i diktat arrivati da Firenze – spiega il vice presidente provinciale, Roberto Berardi – relegando il presidio ospedaliero al pari di una mera sezione di partito, il tutto a scapito dei diritti della cittadinanza».
«Già da tempo si registra una notevole riduzione di personale su servizi territoriali importanti come la psichiatria, neuropsichiatria infantile, sert, servizio sociale, e non certo perché ci sono meno pazienti -prosegue -. Continuando poi con la riduzione di orario della pediatria ed arrivando al servizio di 118 dove la cronica riduzione di personale paramedico costringe gli operatori a dei veri “salti mortali” per coprire tutti i turni. E questo perché ai piani alti della Regione Toscana non interessano i numeri dei presidi periferici come Orbetello. Non possiamo più tollerare altre ingerenze negative, la sanità, come stabilito dalla costituzione, è un diritto inalienabile e non appannaggio delle decisioni del Pd».
«Orbetello deve tornare al centro dell’attenzione come lo era anni fa e dobbiamo ripartire riattivando tutti i servizi territoriali, creando una maggiore collaborazione tra lo stesso il Comune e le associazioni che già operano sul territorio, soprattutto a riguardo delle problematiche giovanili. Riattivare il reparto di pediatria H24 con a disposizione posti letto per osservazione breve, arrivando finalmente a poter disporre del servizio di automedica 118, assumendo contestualmente nuovo personale. Rilanciare Orbetello con nuovi servizi: un reparto specialistico di riabilitazione respiratoria (il più vicino si trova a Volterra comportando ingenti costi sia per la Regione che per i pazienti ed i loro familiari), un reparto specialistico di interventistica di protesi ortopedica. Proposte concrete, fattibili, economicamente sostenibili – così conclude Berardi facendo eco al pensiero di Mugnai – con le quali restituire una sanità con la S maiuscola. Una sanità, finalmente, per tutti.»