PRINCIPINA A MARE – Sono arrivati qui da lontano, dall’Africa e dall’Asia e oggi sono richiedenti asilo. Ospiti della città in attesa di conoscere il loro futuro, partecipano come volontari a diversi progetti e tra questi ci sono anche quelli che riguardano attività a favore della collettività.
Stiamo parlando dei migranti a servizio della città, volontari che hanno aderito al progetto “L’integrazione pulita”.
Altri 34 ragazzi, questa volta provenienti dalle strutture della Cooperativa “Uscita di Sicurezza”, proseguono l’esperienza positiva verificata con i 15 volontari di “Casa Betania”, impegnati per mesi nell’opera quotidiana di pulizia e manutenzione del decoro urbano in alcune zone cittadine specifiche individuate dal Servizio Manutenzioni comunale (centro storico e varie vie limitrofe, aree artigianali e industriali e altre vie cittadine). Completata via Senegal, questi nuovi volontari divisi in squadre da 8, lavoreranno 4 giorni la settimana, per circa un mese, nella frazione di Principina Mare.
“Siamo orglogliosi del funzionamento di quello che ho già definito il modello toscano di accoglienza – ha sottolineato il Sindaco Emilio Bonifazi – dando in questo modo una risposta concreta a tanta demagogia e ignoranza e ottenendo anche un servizio utile alla citta; vale a dire piccoli interventi sparsi che un’Amministrazione fa sempre più fatica a disciplinare efficacemente all’interno di un tradizionale contratto di servizio”.
“Grazie a questi ragazzi – ha aggiunto l’assessore Antonella Goretti – Grosseto si sta sempre più qualificando come un esempio di inclusione. In questo ultimo anno abbiamo accolto senza disagi centinaia di persone, la maggiorparte in transito, altre che, in molti casi hanno scelto di ringraziare i cittadini di Grosseto in maniera più che concreta. La Regione Toscana ci ha dato gli strumenti per farlo e noi e le associazioni abbiamo messo in pratica questa bella realtà che, tra l’altro, è destinata ad allargarsi ancora”.
“Intendiamo superare i luoghi comuni e favorire il processo di integrazione – ha detto Luca Terrosi, Presidente del progetto per la Cooperativa sociale – e mettere a frutto il lavoro volontario, le loro competenze, al fine di tutelare il patrimonio collettivo e il decoro urbano”. “L’obiettivo – ha proseguito Lucia Malvezzi, coordinatrice del progetto per “Uscita di Sicurezza” – è quello di rendere queste persone parte attiva della vita cittadina, in modo che vengano sempre più percepite come ‘risorsa’ in grado di contribuire al perseguimento del bene comune”.
Tutti i volontari godono di copertura assicurativa, oltre che di un minimo equipaggiamento; si occupano di inteventi di piccola manuntenzione che non prevedono il ricorso a mezzi meccanici: rimuovere piante spontanee sui marciapiedi, migliorare il decoro delle aree pedonali, rimuovere rifiuti per le strade o nei giardini pubblici per portarli quando negli appositi cestini, quando in altri luoghi di raccolta. O ancora segnalare a chi di dovere gli interventi più complessi.
Oggi sono più di un centinaio i profughi ospitati in varie strutture private cittadine (Batignano, via Trento, Casa Betania e sulla via Castiglionese). Nel corso del 2015 ne sono passati circa 650 dalla struttura comunale della Rugginosa che si occupa invece di tutti i primi passaggi: screening sanitario e prima assistenza.