GROSSETO – Per la Giornata del Ricordo l’Isgrec ha scelto quest’anno di mettere al centro il tema dell’esodo di istriano-dalmati e giuliani, già affrontato in questi anni, prima con un viaggio di studio sui luoghi del Confine nord-orientale, poi con la ricerca su arrivo e accoglienza dei profughi a Grosseto. Ma il centenario della Grande Guerra ha fatto mettere a fuoco il fenomeno dell’abbandono da parte di italiani delle terre di confine.
Che cosa li accomuna? L’essere, in quanto popolazioni più coinvolte dagli eventi di guerra, costrette a subirne le devastazioni materiali, vittime di conflitti politici e culturali più aspri di quelli pure vissuti da altri cittadini italiani. Hanno anche in comune un confronto continuo con la storia degli altri, donne e uomini che vivono al di là del confine, mentre, durante e dopo le guerre, cambiano le linee di divisione. La cartografia racconta, momento per momento, il lunghissimo tempo della storia militare, politica e diplomatica, che segna gli spostamenti del “confine mobile” tra 1914 e 1974, data del Trattato di Osimo. Li distingue l’assenza totale del ritorno dal secondo esodo.
Ma c’è anche una relazione che aiuta a comprenderne la tragicità. Le sofferenze personali e delle comunità seguite alla pace del 1918 si tradussero in narrazione della vittoria, in tentativo di cancellazione di episodi – valga l’esempio di Caporetto – con la celebrazione dell’eroismo per la patria. Dicono gli storici che non fu sufficientemente elaborato il lutto per le perdite subite, umane e materiali e quanto l’ombra lunga di questi eventi si sia allungata sul tempo seguente, fino a guerra e secondo dopoguerra. Ne vogliamo trarre una lezione di educazione civile: la necessità di assumere il punto di vista della nostra storia e della storia degli altri, del confronto fra culture, valori e dolori diversi, ma simili, per non ipotecare il futuro con la promessa di nuovi lutti per le persone e le comunità, aggiungendo anche la proposta di nuove esperienze di viaggi di studio sui luoghi del ricordo.
Dal 10 al 17 febbraio saranno esposte nella Biblioteca F. Chioccon dell’Isgrec due mostre: la prima, “La nostra storia e la storia degli altri”, racconta il viaggio sui luoghi della memoria del Confine orientale compiuto da un gruppo di insegnanti guidati dall’Isgrec; l’altra, libraria, espone i volumi più significativa della Biblioteca dell’Istituto che si occupano del tema del confine orientale. Sono possibili visite guidate su prenotazione la mattina per le classi, il pomeriggio dalle 16 alle 18 per il pubblico. L’inaugurazione si terrà la mattina del 10 febbraio, con la partecipazione del Sindaco Emilio Bonifazi, la Dott.ssa Patrizia Valerio dell’Ufficio scolastico provinciale e la Prof.ssa Luciana. A seguire l’intervento di Laura Benedettelli “Sui luoghi della nostra storia e della storia degli altri”, la proiezione del documentario prodotto dall’Isgrec “La nostra storia e la storia degli altri. Viaggio intorno al Confine Orientale” (regia L. Zannetti) e la visita guidata alle mostre.
Le iniziative per il Giorno del Ricordo si concludono il 17 marzo, con un incontro pubblico alle ore 16:30 nella Biblioteca dell’Isgrec dal titolo “Tra due guerre”; interverranno Franco Cecotti (Istituto regionale per la storia del Movimento di liberazione nel Friuli-Venezia Giulia) su “Profughi, internati ed emigranti nella prima guerra mondiale”, e Laura Benedettelli (Isgrec) su “Esuli e profughi in Maremma: il lungo tempo degli arrivi dalle zone di confine.
Info e prenotazioni per la mattina del 10 febbraio e per la visita guidata alle mostre: Isgrec, via de’Barberi 61 | 58100 Grosseto | tel/fax 0564 415219 | segreteria@isgrec.it | www.isgrec.it