GROSSETO – “In tema di sicurezza, una cosa è certa: si può fare di più” Così Antonfrancesco Vivarelli Colonna candidato sindaco a Grosseto per il centro destra entra sul tema della sicurezza dei cittadini. “Ho ascoltato i racconti e le paure dei miei concittadini che si sono sentiti violati nell’intimità della propria abitazione o che hanno visto andare in fumo il risultato del duro lavoro quotidiano: troppi grossetani hanno dovuto sopportare tutto questo. C’è una comunità intera che ormai si sente impaurita e che è stata lasciata drammaticamente sola.”
Queste le parole di Antonfrancesco Vivarelli Colonna che ieri ha partecipato «da semplice cittadino alla manifestazione voluta da molti grossetani per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della sicurezza».
“Non è necessario ricorrere alle statistiche sulla criminalità per capire che la situazione, in città, è peggiorata visibilmente – prosegue Vivarelli Colonna -. Le competenze del Comune, in materia, sono rigide ma una cosa è certa: si può fare di più di quello che è stato fatto fino ad oggi da chi ci ha amministrato e che solo adesso pare svegliarsi e accorgersi che esiste un’emergenza profonda, che ci sono cittadini impauriti. Questa ‘bella addormentata’ che solo ora fa proclami sulla sicurezza è credibile come la favola che racconta. Noi vogliamo fare e fare bene: non possiamo perdere ancora tempo ed è per questo che già abbiamo elaborato il nostro programma in materia.”
«Un piano capillare ed efficace, stilato grazie all’impegno di cittadini e di professionisti, che prevede, tra le altre, le seguenti azioni principali:
• Assessore alla Sicurezza: una delega ad hoc che possa coordinare e programmare quotidianamente, con una visione completa, le politiche sulla sicurezza e, al contempo, rispondere alle emergenze sempre in accordo e con la centralità del Corpo di polizia municipale.
• Più agenti in azione: aumento del personale della Polizia Municipale; incentivi economici per il lavoro in strada differenziandolo da quello di ufficio; Stazioni mobili per garantirne la presenza costante nelle aree più sensibili; protocolli di intesa con le varie agenzie private di vigilanza per aumentare i controlli durante la notte; impiego di nuclei cinofili con capacità di controllo e immobilizzazione; incentivi in termini di punteggio in titoli per incentivare i giovani a diventare Vigili Volontari; presidi territoriali sempre attivi e vigili di quartiere accanto ai cittadini.
• Task Force: sindaco, Prefetto, Procura della Repubblica, Regione Toscana uniti da un protocollo d’intesa per coordinare la collaborazione contro ogni forma di criminalità.
• Coordinamento della sicurezza: tutte le forze di polizia saranno coordinate per comunicare castamente e per intervenire tempestivamente in caso di emergenza su tutto il territorio comunale.
• Videosorveglianza: aumentare l’istallazione – anche nelle frazioni – di telecamere collegate in tempo reale con una centrale operativa unica dotata di software di riconoscimento, di SDI (Sistema di Identificazione) e di pattuglie di pronto intervento.
• Prevenzione: campagne educative per giovani, anziani e famiglie sulle modalità di gestione delle emergenze e delle nuove condotte da tenere.
• Incentivi: il Comune contribuirà favorendo l’acquisito di impianti di sicurezza (allarmi, inferriate etc.) nelle abitazioni private e negli esercizi commerciali.
• Formazione: intensificare gli addestramenti del personale; corsi per il corretto utilizzo degli strumenti di autotutela.
“Abbiamo progettato un sistema di sicurezza integrato – ha spiegato Vivarelli Colonna – in grado di intervenire sì sulla situazione di emergenza che viviamo, ma anche di incidere giorno dopo giorno positivamente nella qualità della vita dei cittadini. È necessario un cambiamento culturale nel modo di amministrare la sicurezza: deve diventare oggetto di politica quotidiana da parte del Comune. Come sindaco, mi adopererò in prima persona per sensibilizzazione tutti gli amministratori e i parlamentari del territorio per sollecitare le autorità preposte al rafforzamento delle forze di polizia, fino alla richiesta di una pena certa per chi commette un reato. Non siamo per fortuna all’anno zero, ma di sicuro c’è ancora tanto da fare. E noi vogliamo farlo senza aspettare ancora”.