GROSSETO – La Legge di Stabilità per il 2016 cancella il Patto di stabilità interno. Il superamento del Patto di stabilità interno, con contestuale passaggio al cosiddetto “pareggio di bilancio”, permetterà agli enti territoriali (Comune, Provincia e Regione) di liberare i pagamenti pregressi alle imprese per le quali la Pubblica Amministrazione disponga di risorse in cassa, superando un problema che ha creato ingenti difficoltà alle imprese negli ultimi otto anni, e di accelerare la realizzazione di opere già contrattualizzate.
Ance Grosseto ritiene che il superamento del Patto permetterà di rilanciare gli investimenti degli enti territoriali, attraverso la cancellazione di una gestione schizofrenica, vigente finora, basata su una distribuzione “a tavolino” dei tetti di spesa tra gli enti locali, senza tenere conto dello stato reale delle finanze degli enti. La Legge di Stabilità segna, finalmente, il ritorno ad una gestione basata su un principio di buon senso, in base al quale gli Enti possono effettivamente spendere le risorse che hanno a disposizione, pur in una condizione di bilancio in equilibrio.
Nel corso degli ultimi anni, il Patto di stabilità interno degli enti locali ha determinato una progressiva riduzione della spesa in conto capitale a livello locale. Il superamento del Patto di stabilità interno costituisce una misura molto positiva che recepisce un’istanza che l’Ance ha presentato ripetutamente nel corso degli ultimi anni e, da ultimo, in sede di proposte per la Legge di Stabilità 2016. Allo stesso tempo va sottolineato che la possibilità di concretizzare queste premesse positive in investimenti pubblici dipenderà in parte dalle scelte di bilancio che saranno operate dagli amministratori dei Comuni e della Provincia a cui ci appelliamo per una fattiva collaborazione e incisiva applicazione.
La manovra di rilancio degli investimenti si basa quindi sul fatto che gli enti locali utilizzino lo spazio concesso per fare investimenti (e non per la spesa corrente); una scommessa comunque rischiosa perché se fosse disattesa oltre a determinare una mancata crescita economica, occupazionale per le imprese e una positiva infrastrutturazione del territorio a favore di tutti i cittadini, potrebbe determinare la mancata concessione dei benefici della clausola per gli investimenti da parte della Commissione Europea e quindi l’apertura di una procedura di infrazione per il Paese.