GROSSETO – Sono passati pochi mesi dalla firma del protocollo d’intesa tra l’Associazione Terramare, l’Assessorato allo sport del Comune di Grosseto – e UISP per la valorizzazione del fiume Ombrone attraverso attività di soft rafting, canoa e monitoraggio fluviale.
Quattro discese organizzate, circa 20 km di fiume monitorati da sopra l’abitato di Istia fino al ponte Mussolini, per evidenziare criticità ed elementi da valorizzare molti dei quali inseriti come report nell’ambito del progetto presentato con il programma Grosseto Partecipa.
Con l’ultima discesa è stata verificata inoltre la rimozione dello sbarramento naturale che l’Associazione Terramare aveva segnalato agli enti preposti circa due mesi fa, nell’ottica di aumentare i livelli di sicurezza del fiume.
«Oggi possiamo dire che l’Ombrone non è più un fiume sconosciuto ai cittadini – afferma Maurizio Zaccherotti, Presidente Associazione Terramare e Coordinatore Territoriale Acquaviva UISP – attraverso il protocollo stipulato con l’Assessorato allo Sport del Comune di Grosseto e UISP l’Ombrone è tornato a vivere ed essere vissuto. Abbiamo avuto modo di mappare nel dettaglio ogni meandro del fiume ed ora siamo pronti ad ospitare scolaresche e gruppi organizzati per far conoscere questo bellissimo fiume da un’altra prospettiva, sfruttando la corrente ed imparando una disciplina sportiva riconosciuta come il soft rafting».
In arrivo centinaia di studenti provenienti da Firenze, dai territori del Mugello ed ovviamente dalle scuole di Grosseto per esplorare questo angolo di Maremma ed in particolare il Fiume Ombrone facendo attività sportiva con l’associazione Terramare. Nella maggior parte dei casi il percorso individuato sarà quello che prevede l’imbarco in località San Martino e sbarco in località Berrettino. Circa 4,5 km di fiume selvaggio a pochi passi da Grosseto ma in un contesto naturalistico e storico di pregio. I percorsi prevedono anche la visita al Museo di Storia Naturale e delle Mura Medicee con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sui concetti di sicurezza, difesa dalle alluvioni, prevenzione e valorizzazione ambientale del fiume.
«Nelle esperienze dei praticanti gli sport di discesa fluviale – prosegue Zaccherotti – è particolarmente sentita la percezione del fiume come un organismo funzionale agli equilibri ecosistemici e sociali del territorio. Per questo come associazione abbiamo deciso di investire sull’Ombrone perché crediamo che attraverso la valorizzazione dello stesso possiamo costruire un percorso di educazione e conoscenza indispensabile per la sicurezza della città di Grosseto. In tutto questo un doveroso ringraziamento va al presidente di Uisp Sergio Stefanelli, al vice Sindaco Paolo Borghi e al Coordinatore Nazionale Acquaviva Uisp Gian Piero Russo che in prima persona hanno appoggiato questa progettualità che sta producendo importanti risultati per il territorio e che crediamo debba essere portata avanti».
Tutto questo ovviamente rientra in un contesto progettuale ancora più ampio e importante riguardante il “Contratto di fiume”, ossia lo strumento di programmazione e pianificazione strategica per la riqualificazione del bacino fluviale Ombrone, per il quale Terramare da tempo sta promuovendo l’avvio facendo leva tra gli enti Consorzio Bonifica, Comuni, Regione, etc.