MAGLIANO IN TOSCANA – Si era fidata ciecamente della nipote, ma una vedova maglianese di 87 anni ha dovuto ricredersi, perché sul suo conto in banca, gestito con ampia delega dalla nipote di 60 anni non è rimasto quasi nulla. Tutto è iniziato nel 2003: bonifici, prelievi, 10 mila 20 mila euro la volta. Piano piano la nipote è riuscita a girare i risparmi di una vita, 150 mila euro dal conto dell’anziana vedova, disabile, a quello suo e del marito.
A gennaio 2015 la banca ha infine avvertito l’anziana, non autosufficiente ma lucidissima, di essere rimasta al verde. Subito è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica. Il Norm di Orbetello ha accertato che era stata la nipote a ripulire il conto dell’anziana zia. La donna aveva un’ampia delega concessa proprio dalla zia, e per questo è stato possibile denunciarla solo per appropriazione indebita. Inoltre i reati precedenti al 2010 sono da considerarsi prescritti.
Il GIP, al fine di recuperare almeno parte del maltolto, ha emesso decreto di sequestro preventivo delle somme fino a 36 mila euro presenti sul conto dell’indagata. Il decreto è stato eseguito nella giornata di ieri dal Norm di Orbetello che ha denunciato anche il marito per aver concorso nel reato visto che il conto era cointestato ai due coniugi.