GROSSETO – I sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil e la Rsu della Camera di commercio di Grosseto hanno dichiarato lo stato di agitazione del personale camerale. La grave situazione che ha costretto alla decisione, è originata dalla drastica riduzione delle entrate camerali disposta dal decreto legge che già per il 2015 ha messo a dura prova gli equilibri di bilancio della Camera nel rispetto dei suoi compiti istituzionali e che per il 2016 aggraverà ancora di più la situazione.
Sullo stato di agitazione, inoltre, pesano le gravi conseguenze della legge delega del 7 agosto 2015 e in modo particolare del decreto legislativo che è in via di approvazione da parte del Consiglio dei Ministri. Lo schema di decreto non rispetta gli impegni inerenti la tutela occupazionale contenuti nella delega, imponendo il taglio dal 15 al 25% del personale ed un pesante ridimensionamento delle funzioni degli enti camerali tale da metterne a serio rischio la sopravvivenza delle funzioni svolte a sostegno dell’imprenditoria e del tessuto economico locali.
Aspetti che si aggiungono alle difficoltà per l’ente Camera di commercio di Grosseto che, da circa un anno, in ottemperanza della legge delega, ha anticipato gli orientamenti governativi avviando le procedure di accorpamento con la struttura di Livorno. Tale scelta, vista la distanza tra i due enti, in caso della soppressione della sede di Grosseto, tra l’altro, renderebbe estremamente penalizzante il mantenimento dei servizi per la collettività locale.