PITIGLIANO – Dibattito accesso quello che mercoledì 20 gennaio si è svolto nella sala consiliare del comune di Pitigliano. Una volta tanto la discussione non ha visto protagonisti i gruppi consiliari di maggioranza e opposizione ma le tante mamme pitiglianesi che hanno rivendicato il diritto alla salute dei propri figli e i funzionari dell’ASL zonale.
La protesta dei genitori pitiglianesi è iniziata circa un anno fa quando è stata avviata una raccolta firme contro il continuo turnover dei pediatri di famiglia che da troppo tempo interessa Pitigliano, culminata lo scorso anno con l’assegnazione del servizio a una pediatra andata poi in maternità. Il continuo avvicendarsi di sostituti, un servizio a singhiozzo e il problema non secondario che spesso i sostituti non sono pediatri di ruolo ma medici generici, ha spinto l’amministrazione comunale ad organizzare l’incontro nel quale era rappresentata anche l’amministrazione comunale di Sorano.
Presenti il responsabile del Distretto sanitario Babbanini e il responsabile dei Servizi medici Bonini, oltre che la pediatra attualmente di ruolo. Un “No” forte ai servizi sanitari di serie B nelle terre del tufo, ribadito sia dalle mamme che dall’amministrazione comunale di Pitigliano. Un dibattito acceso che si spera sia stato costruttivo, conclusosi con la promessa da parte dei funzionari ASL di un miglioramento del servizio, in primis una maggiore presenza della pediatra di ruolo, in rientro ad aprile.
Così è intervenuto sull’argomento il sindaco di Pitigliano, Pierluigi Camilli:”Non vogliamo servizi di serie B per i territori marginali. Le mamme hanno tutto il diritto di indignarsi per quanto successo e capisco la loro perplessità sulle promesse. Abbiamo chiesto con forza un adeguamento dei servizi, magari rivedendo la mappa delle presenze mediche sul territorio aumentandole dove necessario e diminuendole dove vi sono in eccesso”.