CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – La situazione del porto di Castiglione della Pescaia continua a sollevare polemiche. Oggi sull’argomento intervengono il Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia.
«Un muro di sabbia amministrativa ostacola la pesca castiglionese – afferma il Meetup 5 Stelle di Castiglione della Pescaia -. I nostri pescatori puntualmente da diversi anni si trovano ad affrontare questa incresciosa condizione. Essi non solo hanno subito e subiscono il disagio personale ed economico di dover ormeggiare al porto di Punta Ala, ma espongono i loro pescherecci al rischio di danneggiamento allorché si arrischino a rientrare. Ogni anno si è ripresentato il solito problema. Adesso, dopo le recenti vicissitudini del peschereccio Mare Blu, incagliatosi all’ingresso del Porto, si apprende che l’Amministrazione comunale assieme all’azienda speciale Castiglione 2014, per contratto tenuta alla manutenzione del comparto portuale, avrebbero attivato la procedura d’urgenza al fine di programmare il necessario intervento».
«E’ veramente insostenibile ed incomprensibile l’inerzia avuta dall’Amministrazione e dalla Azienda Speciale in questi anni. Il problema non è sorto adesso, né per la prima volta a causa di mareggiate o di condizioni metereologiche avverse ed imprevedibili – proseguono i 5 Stelle -. I danni e disagi al comparto pesca sono stati creati dal mare magnum di un’Amministrazione non attenta e non previdente. Se l’Amministrazione precedente aveva acquistato una draga vuol dire che il problema era già noto e grave. Un tale investimento indica chiaramente la consapevolezza della necessità di una manutenzione ordinaria del canale. Occorre poi prendere atto che l’investimento non ha prodotto l’effetto dovuto visto il permanere del problema. Magari sarebbe da verificare fino in fondo la validità della spesa e la ragione del mancato raggiungimento del fine. Tuttavia il sindaco Farnetani affermando che per la necessaria manutenzione del canale serve una macchina diversa dall’attuale, da un lato, sostiene che la precedente amministrazione abbia mal speso i soldi pubblici per l’acquisto di un mezzo non adeguato al fine e con altissimi costi di manutenzione, dall’altro pone in cattiva luce l’operato della sua amministrazione. Essa avrebbe ben operato se, accertato quanto detto, avesse prontamente messo in vendita il mezzo, peraltro ancora in possesso dell’Amministrazione, e provveduto a sostituirlo con altro idoneo e all’assunzione di personale tecnico specializzato nell’uso della stesso».
«Un anno e mezzo fa, mi occupai personalmente di reperire tutte le testimonianze utili per un’eventuale risoluzione. I primi ad essere contattati furono gli ormeggiatori e i pescatori che vivono la Darsena – afferma Gaia De Gregori di Fratelli d’Italia Castiglione -. Le planimetrie evidenziavano già allora il disastro, ma nel contempo i possibili punti nei quali intervenire nell’immediato. La risoluzione definitiva del problema era ed è la priorità di FDI-AN anche nel programma. Nel caso in cui il primo cittadino necessitasse del nostro aiuto e lavoro svolto un anno e mezzo fà, non ci esimeremo dal renderci utili per una definitiva risoluzione».