GROSSETO – Il Centro Ornitologico Toscano, l’associazione che dal 1984 svolge per conto della Regione Toscana il monitoraggio degli uccelli svernanti in tutte le paludi toscane, ha svolto il censimento dell’avifauna acquatica nel Parco della Maremma. Il censimento ha confermato l’importanza di questa area protetta per molte specie di volatili migratori.
Il Parco tuttavia non è frequentato solo di giorno, ma alla sera vi confluiscono numerosi uccelli, anche da zone distanti per trascorrere la notte in un luogo sicuro, e così i censimenti si sono protratti fino al tramonto per contare le gru che da alcuni anni hanno fatto registrare un netto aumento, e che alla fine della giornata hanno sfiorato le 500 unità: una cifra mai vista negli anni passati.
«Voglio ringraziare Francesco Pezzo e tutti gli altri ornitologi volontari del Centro Ornitologico Toscano, che ogni anno svolgono un lavoro importantissimo sul censimento delle specie di uccelli svernanti al Parco della Maremma e non solo» ha dichiarato Lucia Venturi, Presidente del Parco della Maremma. «Questi numeri – ha continuato Venturi – fanno del Parco della Maremma un’area di eccezionale importanza per la conservazione della natura toscana e in particolare la più importante area per l’oca selvatica in Italia. Il fatto che tanti uccelli continuino a scegliere quest’area per trascorrervi l’inverno è un riconoscimento importante, un premio ambito, in quanto a conferirlo è stata l’avifauna, con la sua presenza».