GROSSETO – «Area parcheggio ospedale: quella davanti, dietro, di lato. Parcheggiatori abusivi ovunque. Borsate di cianfrusaglie al seguito, rincorrono donne e anziani visibilmente scocciati e, in alcuni casi, impauriti. Cittadini spinti dall’insopportabile insistenza di molti ad acquistare prodotti provenienti dal mercato illegale». Questa è la denuncia che arriva dal Movimento 5 Stelle e dal candidato sindaco Giacomo Gori che chiede un impiego diverso della Polizia Municipale per contrastare gli abusivi.
«Ecco, ricordiamo a tutti che il Misericordia è un ospedale. Un luogo in cui c’è chi soffre, c’è chi va a trovare persone che si trovano in momenti cardine della propria vita e c’è chi ha il sacrosanto diritto di lavorare in pace. In questo paese di Pulcinella, dove tutto è concesso, dove tutto è legittimo, potrà sembrare incredibile ma esistono delle norme. Leggi che devono essere fatte rispettare. È inutile emettere ordinanze se poi a queste non corrisponde un principio di causa ed effetto».
«Ogni giorno riceviamo segnalazioni riguardo lo stato di disagio di chi si ritrova, vuoi per necessità, vuoi per lavoro, a frequentare l’ospedale cittadino. È ora di piantarla. Chi è in difficoltà dev’essere sostenuto dallo stato sociale, chi è finito suo malgrado in giri dedicati al commercio di prodotti contraffatti dev’essere aiutato. Ma oltre questo non si va. Sì, perché sia chiaro: il Comune non può e non deve tollerare sacche d’illegalità. E quel che accade ogni giorno attorno al Misericordia è sotto gli occhi di tutti. Da troppo tempo».
«È quindi indispensabile un riassetto della municipale: maggiore impegno sul campo, meno negli uffici. E via a una forte sburocratizzazione del corpo di polizia locale. Oltre a questo, il Movimento 5 stelle proporrà soluzioni e idee frutto del pensiero dei cittadini. Il tutto armonizzato dall’intervento prezioso di associazioni, esperti, comitati. Non le solite idee populiste e irrealizzabili. Né le solite chiacchiere dei buonisti della prim’ora».
«I grossetani devono sapere che cambiare è possibile. E devono scegliere da che parte stare: le solite logiche, i soliti partiti, le minestre riscaldate. O la discontinuità. Ecco cosa c’è di nuovo a Grosseto».